Cavallette: in Kenya da piaga diventano risorsa

Dal 2019 il Kenya sta affrontando una delle più grandi invasioni di cavallette degli ultimi decenni. Si tratta di una vera e propria piaga che mette a rischio la sussistenza di diverse aree del paese. L’invasione degli insetti distrugge intere colture mettendo in ginocchio l’economia locale e la vita dei produttori agricoli. La situazione potrebbe tuttavia cambiare grazie a The Bug Picture, una startup con una idea innovativa per trasformare le cavallette del Kenya da problema a risorsa.

Crisi climatica e cavallette in Kenya
Ancora non è chiaro quale sia la causa di una delle più terribili invasioni di cavallette in Kenya degli ultimi decenni. Secondo gli scienziati la colpa sarebbe, nemmeno a dirlo, della crisi climatica. Il paese sarebbe infatti da tempo soggetto a fenomeni metereologici insoliti che hanno creato le condizioni ideali per una proliferazione del numero di cavallette.
Nello specifico, la più alta temperatura dei mari starebbe generando piogge più abbondanti del normale, facilitando il dischiudersi delle uova. Inoltre, cicloni e fenomeni metereologici estremi, in grado di spargere gli insetti su un territorio più vasto, sono in aumento. La situazione sarebbe critica per coltivazioni e allevamenti in tutta l’Africa Orientale e nel Corno d’Africa.
Cavallette: da problema a risorsa
La piccola start-up con sede in Ruanda, The Bug Picture, potrebbe avere una soluzione per le cavallette in Kenya. L’azienda infatti sta collaborando con le comunità locali dell’area di Samburi, Likipia e Isiolo, nel Kenya centrale per raccogliere a mano gli instetti durante le ore notturne. Durante la notte infatti le cavallette sono solite “riposare” su piante e arbusti dove possono venire facilmente catturate. Una volta raccolte le cavallette vengono macinate e trasformate in mangime per animali ricco di proteine o in fertilizzante biologico da riutilizzare nelle aziende agricole.
Per un chilogrammo d’insetti ogni raccoglitore keniota riceve il corrispettivo di circa 0,40€. Lo scorso febbraio, riporta l’agenzia Reuters, sarebbero state raccolte fino a 1,3 tonnellate di cavallette. Il progetto si ispirerebbe ad una simile iniziativa lanciata dal governo del Pakistan nel 2020 e destinato all’alimentazione dei polli.
