Quando si tratta di cannabis biologica nel mondo c’è ancora parecchia confusione. L’uso della canapa per scopi ricreativi sta diventando legale in un numero crescente di paesi come USA e Canada e molti produttori si stanno già muovendo verso una produzione bio. Il problema però sta nella novità del prodotto: negli Stati Uniti è ancora illegale a livello federale, quindi non esiste una certificazione valida, e in Canada la cannabis sta facendo fatica a soddisfare l’enorme domanda.
Il trend della cannabis biologica
Negli USA l’interesse per i prodotti biologici, in primis alimentari, è sempre più acceso e questo si riflette anche su un prodotto come la cannabis. Lì, in diversi stati, l’utilizzo della canapa è consentito anche da un punto di vista ricreativo, motivo per cui in molti si sono interessati alla sua produzione «organic».
Non essendoci però ancora una legge federale, che coinvolga quindi tutti gli stati, non esiste una certificazione valida per questo prodotto. Questo non ha fermato i produttori dall’adottare tecniche bio nelle loro coltivazioni, anche nell’idroponica biologica.
In Canada la questione è un po’ diversa: esiste una certificazione per la produzione di cannabis biologica, ma la domanda è enorme. In pochi giorni dalla sua legalizzazione le scorte nei negozi specializzati sono finite. D’altra parte alcuni produttori si stanno organizzando per aumentare le proprie superfici, e alcune fonti riportano come probabile l’apertura della più grande serra per canapa bio del mondo proprio in Canada.
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