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Cancellare 100 anni di inquinamento piantando alberi

Cancellare 100 anni di inquinamento piantando alberi

Cancellare 100 anni di inquinamento piantando alberi è possibile, un obiettivo ambizioso ma raggiungibile con un impegno condiviso.

Un recente report pubblicato dall’autorevole rivista Science, «The global tree restoration potential», mostra come sia possibile cancellare 100 anni di inquinamento piantando alberi. Molti alberi per l’esattezza, ma con un risultato che sarebbe una vera svolta nella lotta al cambiamento climatico.

Piantare alberi per ridurre il riscaldamento globale e non solo

Quello che ci serve sono nuove foreste. Questo il cuore della questione, infatti, si potrebbero cancellare 100 anni di inquinamento piantando alberi. Una immensità di alberi, per essere precisi: un’area equivalente al territorio degli interi Stati Uniti, la quale però avrebbe un effetto incredibile sull’atmosfera. Si prevede infatti una riduzione potenziale dell’anidride carbonica del 25%. L’iniziativa dovrebbe avere un respiro globale e coinvolgere tutti i continenti, con stati come: Russia, USA, Canada, Australia, Brasile e Cina, come migliori candidati per numero possibile di alberi piantabili. Tuttavia è necessario muoversi velocemente, infatti, basterebbe un innalzamento della temperatura globale di solo 1,5 °C - previsto entro il 2050 - per ridurre drasticamente le aree adatte alla riforestazione.

Oltre a cancellare 100 anni di inquinamento, piantando alberi si potrebbero ottenere altri importanti risultati, come la tutela della biodiversità e la protezione di specie in pericolo. Senza contare che le modalità per fare ciò potrebbero essere diverse e vantaggiose. Per esempio si potrebbe iniziare a far crescere certe colture tra gli alberi delle foreste - per esempio cacao e caffè - o istituire aree protette per richiamare turisti amanti della natura da tutto il mondo. Il risultato sarebbe il medesimo, portando inoltre benessere e sviluppo alle popolazioni locali, che generalmente tendono a essere favorevoli a iniziative di questo genere in favore dell’ambiente in cui vivono.

Nonostante vi siano parti meno sensibili al problema, come nel caso del Brasile e della sua nuova politica di deforestazione in Amazzonia, vi sono anche importanti iniziative internazionali che fanno ben sperare. Ne sono esempio la Bonn Challenge, per la quale 59 nazioni si sono impegnata a piantare 150 ettari di foresta entro il 2020 e 350 entro il 2030; o la New York Declaration on Forests in cui diverse nazioni si sono ripromesse di fermare la deforestazione e ristabilire gli alberi in molte aree; e, molto interessante, la Trillion Tree Campaign che sta coinvolgendo scuole e comunità in tutto il mondo piantando dal 2007 oltre 13 milioni di alberi.

Cancellare 100 anni di inquinamento piantando alberi sarebbe un risultato troppo importante per non essere perseguito e, tutto sommato, potrebbe richiedere meno sforzo del previsto se ognuno iniziasse a fare la sua parte per salvare - nel suo piccolo - il mondo.


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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