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Cambiamento climatico: si scoprono nuovi scenari e conseguenze

Cambiamento climatico: si scoprono nuovi scenari e conseguenze

Quali saranno le implicazioni per il cambiamento climatico? È un processo che talvolta è difficile percepire ma sta avvenendo, e le conseguenze sono serie, soprattutto a livello globale.

Il cambiamento climatico viene spesso concepito come qualcosa a se stante, ma la realtà non è strutturata in compartimenti stagni, dove un evento ha una sola causa e delle conseguenze facilmente ricollegabili. Si prenda lo scoppio di un conflitto: alla radice non vi sarà mai un solo fattore rintracciabile nel breve periodo, ma saranno molteplici e spesso lontani nel tempo. Il clima è entrato a far parte di questo panorama. Non è più un tema che riguarda solo gruppi di ricerca scientifici chiusi in laboratori sparsi per il mondo.

Riguarda la sopravvivenza di questo pianeta, l’unico che abbiamo. Vi è poca consapevolezza sulle conseguenze a cui andremo incontro e gli sforzi che a livello mondiale si stanno compiendo - come l’accordo di Parigi - non sembrano essere sufficienti. Questo è il primo di una serie di articoli che avranno il compito di indagare meglio questo complesso argomento, introducendo e approfondendo mano a mano i diversi scenari davanti a cui ci troveremo in futuro, dalla nuova figura del «rifugiato ambientale» fino alla scomparsa di risorse naturali.

Il report del Center for Climate and Security

Il mondo è una realtà i cui tutti i suoi attori sono interconnessi. Ciò che può accadere in Cina non resta confinato nel paese, ma fa sentire i suoi effetti anche dall’altra parte del globo. Questo discorso vale non solo per gli andamenti del mercato, ma anche per il cambiamento climatico che in un modo o nell’altro sta colpendo tutti i continenti.

Il Center for Climate and Security, centro di ricerca indipendente americano che conduce ricerche sul cambiamento climatico e le possibili conseguenze per la sicurezza nazionale ed internazionale, ha pubblicato quest’anno un report intitolato «Epicenters of climate and security: the new geostrategic landscape of the anthropocene». Nei dodici capitoli in cui è diviso vengono affrontati temi che hanno come comune denominatore le profonde implicazioni che il clima avrà sui mercati, sullo scoppio di nuovi conflitti e sulle grandi migrazioni. Il punto è cercare di capire quali potrebbero essere le conseguenze in svariati settori e quali gli strumenti per prevenire futuri scenari, tenendo conto della variabilità del clima.

Scenari da apocalisse

Siccità, aumento del livello del mare, eventi climatici mai registrati prima, scomparsa di risorse naturali come fiumi o laghi: tutto questo avrà complicazioni che riguarderanno tutti indistintamente. Si pensi all’aumento del livello del mare: le popolazioni che vivono sulle coste, oppure sulle isole, vedranno sparire la terra sotto i loro piedi e si innescherà un meccanismo tale per cui dovranno emigrare verso altre aree non ancora intaccate. Quest’ultime potrebbero non essere preparate ad un simile scenario, incapaci di sopperire alle esigenze che queste persone portano con sé. Si andrebbe ad alimentare una tensione sociale e politica in una realtà già fragile. E sebbene non esista ancora il riconoscimento di «rifugiato ambientale», non vi è luogo in cui rimandare queste persone. Perché non esiste più.

La siccità, a cui si deve già far fronte, peggiorerà e significa perdere la capacità di produrre cibo. Non si potrà fare affidamento solo sul mercato globale perché non sarà sufficiente. Anche in questo caso le persone si dovranno spostare, andando a cercare un’area più ospitale, già abitata da qualcun altro. I conflitti interni per le risorse o il controllo del territorio non sono una novità, ma non avranno più come protagonisti il petrolio o il gas, bensì l’acqua e un territorio fertile da coltivare. I mari tropicali che a poco a poco si svuotano, a causa dell’emigrazione dei pesci verso acque più temperate, significa per alcuni paesi perdere la prima fonte di sostentamento.

Vi sono realtà che stanno già soffrendo a causa di questi cambiamenti, le risorse idriche sono già state oggetto di conflitti e tensione. Non si tratta più di capire quando accadrà, ma con che intensità e con quali possibili conseguenze.


Carlotta Pervilli
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Laureata in Storia, ma appassionata di giornalismo. Disorientata tra conflitti mondiali e ambiente, resta certa solo di una cosa: l’essere curiosa.
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Laureata in Storia, ma appassionata di giornalismo. Disorientata tra conflitti mondiali e ambiente, resta certa solo di una cosa: l’essere curiosa.
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