California contro la plastica: con la nuova legge stop al monouso entro 10 anni
La California è decisa a dichiarare guerra alla plastica e la legge approvata di recente dal governatore Gavin Newsom lo dimostra. L’obiettivo è eliminare la plastica monouso e puntare sul riciclo, raccogliendo al contempo fondi per tutelare l’ambiente. Il provvedimento rappresenta un passo decisivo, ma, tra entusiasmo e proteste, ora si attende che agli ambiziosi obiettivi seguano i fatti.
La legge
La nuova legge contro la plastica approvata dalla California propone drastiche misure. In primis entro il 2032 i produttori sono chiamati a ridurre del 25% la quantità di tale materiali negli imballaggi. Il provvedimento copre ogni tipo di prodotto, dagli shampoo, agli involucri alimentari. Le singole aziende possono optare per un ridimensionamento delle confezioni o per un cambio di materiali. La plastica monouso dovrà, poi, essere eliminata dal packaging entro il 2032, per essere sostituita da composti riciclabili. L’obiettivo è l’effettivo riciclo del 30% degli imballaggi entro il 2028, del 40% entro il 2030 e del 65% nel 2032. I costi connessi ai processi graveranno sulle spalle dei produttori di plastica. Dalle industrie del settore lo Stato mira dal 2027 a raccogliere 5 miliardi di dollari in 10 anni, da reinvestire in progetti pro-ambiente.
California contro la plastica
Con la nuova legge la California si pone in prima linea nella lotta alla plastica. Il provvedimento rappresenta, in realtà, un compromesso, dato che a ottobre si pensava di fissare i termini degli obiettivi in anticipo di due anni. Ciò non deve, però, scoraggiare. Secondo Ocean Conservancy esso eviterà la produzione di 23 milioni di tonnellate di plastica in 10 anni. La riduzione sarà significativa anche dal punto di vista delle emissioni. La salute pubblica trarrà grande vantaggio da una limitazione delle attività delle raffinerie. L’impatto di tali impianti pesa, per altro, soprattutto sulle comunità a basso reddito. I cambiamenti permetteranno, dunque, di intervenire anche sulle disuguaglianze sociali.
Entusiasmo ma...
La legge contro la plastica è stata accolta con entusiasmo in California e all’estero, ma non mancano le riserve. Oggi negli USA viene riciclato a malapena il 6% dei rifiuti plastici prodotti, mentre l’85% finisce nelle discariche. La California stessa, poi, che mirava a riutilizzare il 75% dei prodotti scartati entro il 2020, ha recuperato solo il 42% delle 77.4 milioni di tonnellate generate quell’anno. Raggiungere i traguardi fissati richiederà un cambio radicale di modus operandi. Il governatore Newson ha, comunque, dichiarato che le nuove norme riflettono la volontà dello Stato di garantire un futuro degno alle prossime generazioni. I produttori di plastica definiscono, invece, il provvedimento iniquo e non smorzano le proprie proteste.
Vedere la California approvare una legge tanto estrema sulla plastica fa ben sperare. Per virare davvero verso una risoluzione della crisi, sono attesi ora degli interventi dal governo centrale. 8 milioni di tonnellate di plastica continuano a finire in mari e oceani ogni anno. Trovare una soluzione significa già imparare a correre molto velocemente contro il tempo.
