Caldo record in Australia: temperature di 50 °C e un futuro che preoccupa
In Australia negli scorsi giorni le colonnine di mercurio hanno registrato temperature da record e il timore è che la lotta del Paese con il caldo sia solo agli inizi. Il cambiamento climatico sta, infatti, trasformando le ondate di calore in fenomeni ordinari e nessuna parte del mondo ne sarà, probabilmente, immune. Gli scienziati guardano con apprensione al futuro e ora intervenire appare davvero fondamentale.
Temperature da record in Australia
Mentre in Europa siamo alle prese con un inverno mite il sud del pianeta si sta confrontando con un’estate bollente. A vivere giorni torridi è, in particolare, l’Australia. Il 13 gennaio alle ore 14.30 la cittadina costiera di Onslow ha fatto registrare 50.7 °C. Il precedente record, risalente a gennaio 1960, è stato spazzato via e la stagione calda è ancora nel vivo. A determinare questa terribile ondata di calore sono stati diversi fattori. L’imperversare del ciclone tropicale Tiffany nella parte nord del Paese ha, infatti, contribuito al movimento di masse d’aria calda e secca dalla parte centrale desertica verso ovest. I venti hanno mantenuto il cielo sereno e le temperature si sono alzate in modo continuo.
Australia e caldo
Le nuove temperature da record fatte segnare in Australia mostrano che il caldo sta ormai diventando un problema pressante. Onslow è, per altro, sull’oceano e in teoria ciò dovrebbe contribuire a rendere il clima della zona più mite. Molti si sono, poi, stupiti che una simile ondata di calore si sia verificata nonostante La Niña, che dovrebbe attenuare la morsa del caldo nei Paesi che si affacciano sul Pacifico. In realtà ciò è vero, per l’Australia, soprattutto in primavera e solo per la parte nord-est. Le temperature nel Western Australia sono, comunque, sopra la media e insostenibili. I valori raggiunti rappresentano un concreto pericolo per la salute e i condizionatori continuamente in funzione alimentano il circolo vizioso.
Caldo record ovunque
Il caldo record che sta mettendo in ginocchio l’Australia fa riflettere, ma non stupisce. Lì le temperature si sono, infatti, alzate di 1.4 °C tra il 1910 e oggi e ciò va ben oltre la media di crescita di 1.1 °C che caratterizza il resto del pianeta. Le ondate di calore sono, però, ormai un problema globale. Lo scorso anno Europa e Canada hanno vissuto situazioni altrettanto critiche, con i 48.8 °C registrati a Siracusa e i 49.6 °C raggiunti nella British Columbia. L’estate australe non si sta rivelando più clemente, con il Sud America che vede persino la Patagonia superare regolarmente i 40 °C.
Le temperature record che stanno intrappolando l’Australia in una morsa di caldo senza precedenti parlano chiaro. Ridurre le emissioni, per rispettare i limiti fissati nel Paris Agreement, è fondamentale. L’Australia è, in tale contesto, particolarmente carente, ma la prospettiva di vedere metropoli come Sidney e Melbourne diventare inabitabili potrebbe dare una spinta decisiva. A noi non resta che attendere la prossima estate con qualche più che mai anacronistico brivido.
