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Buccia di mango verde per ripulire l’inquinamento da petrolio

Buccia di mango verde per ripulire l’inquinamento da petrolio

Una nuova tecnica dall’Australia utilizza la buccia del mango verde per ripulire il terreno dalle perdite di petrolio meglio delle tecniche attuali.

Il mango verde e in particolare la sua buccia potrebbe diventare uno strumento naturale per combattere l’inquinamento da petrolio. Scienziati della University of South Australia hanno ideato un sistema che utilizza la pelle del mango per ripulire dai liquami inquinati.

Mango verde non solo delizioso

C’è chi di mango verde va pazzo per il sapore e c’è chi invece ne va pazzo per le insospettabili qualità anti-inquinamento. A fare la differenza in questo caso non è tanto il mango in sé, quanto la sua buccia. La scoperta arriva da un team di scienziati australiani e potrebbe cambiare il futuro di come si affrontano le perdite di petrolio.

Non stiamo parlando solo dei grandi disastri come rovesciamenti di petroliere o incidenti nei pozzi. Nelle normali quotidiane attività estrattive dal 3 al 7% del petrolio estratto è disperso nell’ambiente sotto forma di liquami inquinanti. L’inquinamento da petrolio può avere effetti cancerogeni per gli organismi con cui entra in contatto e nuove tossine vengono rilasciate nel tempo man mano che il petrolio penetra nel terreno. Gli scienziati della South Australia tuttavia potrebbero aver trovato la soluzione proprio nel mango grazie a delle nanoparticelle estratte dalla pelle.

Buccia del mango contro l’inquinamento da petrolio

La buccia del mango verde viene essiccata, ridotta a polpa, bollita, filtrata e infine mescolata con una soluzione di cloruro ferrico. In questo modo si ottengono delle nanoparticelle in grado di neutralizzare fino a 90% degli idrocarburi inquinanti del petrolio nel giro di una settimana lasciando solo materiale decontaminato e ferro disciolto. Il processo è molto più efficiente di quanto non lo siano le tecniche attuali interamente sintetizzate in laboratorio. I risultati degli scienziati australiani sono stati pubblicati nella rivista Environmental Technology and Innovation.

Secondo il direttore della ricerca, Biruck Desalegn Yirsaw, potrebbe trattarsi del futuro sostenibile per il trattamento dell’inquinamento petrolifero. Non solo, la sostanza estratta in questo modo dal mango è in grado di eliminare anche il 99% dell’inquinamento da cromo nelle acque. Ancora non è chiaro per gli scienziati quale sia la componente biomolecolare della buccia del mango verde a fare la differenza rispetto alle tecniche tradizionali oppure se questo trattamento sia effettivamente più amico dell’ambiente rispetto ai sistemi attualmente in uso. Su questo si concentrerà il futuro della ricerca.

Fonte: University of South Australia


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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