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Auto elettriche, scoperto un modo per ricaricarle più velocemente dei telefoni

Auto elettriche, scoperto un modo per ricaricarle più velocemente dei telefoni

Un team di ricercatori del governo Usa ha individuato un modo per ricaricare le auto elettriche in tempi più brevi rispetto a quelli degli smartphone

Presto potremmo ricaricare le auto elettriche in tempi molto più rapidi rispetto a quelli necessari a uno smartphone di nuova generazione. I ricercatori del governo degli Stati Uniti hanno infatti individuato un modo per rendere più veloce il "rifornimento" delle batterie di questi veicoli. Questo metodo consentirebbe di arrivare a una ricarica del 90 per cento in circa dieci minuti. La scoperta potrebbe aumentare in futuro l’appeal verso questi mezzi più ecologici e la scelta di abbandonare le auto a benzina, così come cambiare i modelli di quattro ruote elettriche prodotte. Per capire se avrà successo, ci vorrà però altro tempo.

Auto elettriche, scoperto un modo per ricaricarle più velocemente dei telefoni
Foto: Ernest Ojeh @Unsplash

Il problema chiave delle batterie

Per arrivare alla messa a punto di questo nuovo metodo per ricaricare le auto elettriche più velocemente di uno smarphone, i ricercatori americani hanno cercato di risolvere uno – o forse il – problema cruciale delle batterie di questi veicoli: i danni ad esse causati dai sistema di ricarica veloce. È noto infatti che gli accumulatori oggi in uso hanno maggiori probabilità di riportare problemi a lungo termine, e quindi di vedere ridotte le performance e il loro ciclo di vita, se ricaricati velocemente. E, nei casi più gravi, possono addirittura esplodere.

Il nuovo modo per ricaricare le auto elettriche più velocemente

È necessario, dunque, un punto di equilibrio tra ricarica rapida e mantenimento delle prestazioni delle batteria delle auto elettriche. Per individuarlo, gli esperti hanno analizzato una grande mole di dati sull’usura delle batterie ricaricate in modo veloce attraverso il machine learning. Il loro algoritmo è stato “allenato” per analizzare dai 20 ai 30mila punti dati riguardanti lo stato di ricarica di una batteria e i segnali di “invecchiamento” e degrado.

L’obiettivo era trovare un protocollo di ricarica che riuscisse a ottimizzare la velocità di “rifornimento”, evitando di danneggiare le batterie. Da questa analisi, è emerso il metodo in grado di ricaricare un’auto elettrica del 90 per cento in dieci minuti. Il primo autore dello studio, Eric Dufek, scienziato in un centro di ricerca del Dipartimento dell’energia del governo americano, spera di ottenere risultati ancora migliori in futuro.

Nei prossimi cinque anni il team cercherà il modo di ricaricare le batterie fino a 20 miglia (circa 32 km) al minuto, superando le prestazioni dei caricabatterie al momento più veloci in grado di regalare tra le 10 e le 15 miglia (16-24 km) di autonomia al minuto. “L’obiettivo è di arrivare veramente vicini ai tempi che si hanno ai distributori di benzina”, ha detto al Washington Post.

I possibili effetti sul mercato

Questo sistema per ricaricare più velocemente le auto elettriche non solo consentirebbe di tagliare i tempi morti alle colonnine per fare “il pieno”. Secondo alcuni esperti, potrebbe avere anche degli effetti sulla produzione di mezzi elettrici e sul mercato.

Un metodo di ricarica rapido potrebbe infatti consentire ai costruttori di installare sulle macchine batterie più piccole senza obbligare i futuri conducenti a fare numerose e lunghe soste lungo il loro tragitto, uno dei timori che frenano gli acquisti oggi. Batterie più piccole corrispondono inoltre ad auto elettriche più economiche per le tasche delle persone, un cambiamento che potrebbe incentivare la scelta di questi veicoli meno inquinanti.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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