Aquile, le migrazioni colpite dalla guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina sta sconvolgendo anche le vite degli animali e i dati sulle migrazioni delle aquile anatraie maggiori lo dimostrano. Secondo uno studio pubblicato in Current Biology, infatti, tali uccelli sono stati costretti a intraprendere viaggi più lunghi per evitare lo stress causato dalle azioni belliche. Ora gli scienziati temono che ciò possa influire negativamente sulla riproduzione della specie.

Migrazioni delle aquile e guerra in Ucraina
Le aquile anatraie maggiori non possono più seguire le classiche rotte di migrazione attraverso l’Ucraina a causa della guerra. A dimostrarlo ci ha pensato un team della University of East Anglia. I ricercatori hanno evidenziato che, con lo scoppiare del conflitto, tali rapaci hanno iniziato a volare in modo meno diretto verso i luoghi di riproduzione. In media le rotte si sono allungate di 85 chilometri.
L’ipotesi è che gli animali si siano attivati per evitare i molteplici stress derivanti dal contatto con le operazioni belliche. Durante gli spostamenti le aquile si sarebbero, infatti, trovate esposte a fuoco di artiglieria, volo di droni e jet, nonché all’interazione con soldati e civili in fase di spostamento.
Animali e guerra: cosa succede alle migrazioni delle aquile
Per dimostrare che la guerra in Ucraina influenza anche le migrazioni delle aquile i ricercatori si sono serviti del tracciamento GPS. Sotto esame sono, dunque, finiti 19 esemplari di aquile anatraie maggiori, sia maschi sia femmine, e le loro rotte sono state tracciate nel mese successivo allo scoppio del conflitto.
Confrontando le informazioni con quelle relative agli anni precedenti, i ricercatori hanno certificato che i maschi dedicavano a tale viaggio in media 181 ore, contro le 125 del passato. Per le femmine le nuove migrazioni richiedevano 246 ore, a dispetto delle 191 abituali. Mentre di solito il 90% dei volatili effettuava soste durante il volo sopra l’Ucraina, nel periodo in questione solo il 30% degli uccelli ha confermato tale comportamento.
Migrazioni delle aquile e rischio estinzione
I nuovi dati su come la guerra in Ucraina sia in grado di modificare le migrazioni delle aquile spaventano gli esperti. Voli più lunghi, per lo più senza soste, espongono i volatili a una serie di pericoli. Il dispendio di energie è, in primis, maggiore, e tali sono anche i rischi di incidenti.
I viaggi finiscono per allungarsi e ciò pesa sulle condizioni fisiche dei singoli individui, rischiando di inficiare le possibilità riproduttive della specie. Dato che le aquile anatraie maggiori sono già in via di estinzione ciò può avere conseguenze devastanti. Lo studio evidenzia, dunque, la necessità di mettere a punto strategie coerenti per preservare la salute di tali animali. Individuare degli hotspot appare un ottimo primo passo.
I conflitti rappresentano per alcune specie una minaccia pressante e il caso delle aquile anatraie maggiori rende chiaro che per i volatili costretti ad affrontare delle lunghe migrazioni ciò è ancora più vero. Raccogliere dati su tali animali risulta, per altro, spesso complicato, ma i moderni strumenti si dimostrano, in tale ambito, efficaci.
