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Api robot in arrivo al posto dei droni in agricoltura

Api robot in arrivo al posto dei droni in agricoltura

Ricercatori hanno ideato un sensore talmente piccolo da essere montato sulle api. Le api robot aiuteranno gli agricoltori nella produzione giornaliera.

Api robot dotate di sensori per permettere agli agricoltori un controllo più capillare sul raccolto. L’idea arriva dall’Università di Washington dove i ricercatori sono riusciti ad ideare un pacchetto di sensori talmente piccolo e leggero da essere montato su un ape. Nelle intenzioni dei ricercatori le api robot saranno in grado di sostituire l’utilizzo dei droni in agricoltura.

Come funzionano le api robot

Non siamo ancora ai livelli di api interamente meccanizzate ma non siamo nemmeno troppo lontano. Attualmente in agricoltura è possibile utilizzare droni per sorvegliare le grandi coltivazioni in modo da raccogliere dati su temperatura, umidità e salute del raccolto. I droni tuttavia hanno una grande limitazione: la durata. Un drone richiede molta energia per restare in volo e, anche nei casi migliori, può volare solo per poco più di una mezz’ora prima avere necessità di una ricarica. Per chi li utilizza costantemente in agricoltura si tratta di una limitazione non indifferente.

Gli ingegneri dell’Università di Washington negli Stati Uniti hanno ideato una soluzione al problema alquanto originale. Invece di lavorare sulle batterie dei droni hanno scelto di puntare… sull’ape. O meglio, sul «bombo» per essere corretti. Questi insetti sono in grado di volare trasportando l’equivalente del loro peso, fino a 200 milligrami. I ricercatori hanno quindi ideato un insieme di sensori talmente piccolo e leggero da poter essere montato sul dorso del bombo.

Problemi tecnici non indifferenti per il bombo bionico

Il vantaggio di un sensore montato su un bombo è che l’insetto non ha bisogno di fermarsi ogni 20 minuti per una ricarica ma può raccogliere dati sul raccolto per un periodo molto più lungo. Esiste tuttavia un problema: il sistema di GPS che sarebbe necessario per trasmettere i dati in tempo reale è troppo pesante da trasportare per l’insetto e consuma troppa batteria. La scelta è ricaduta sul bombo proprio per la sua dimensione. All’interno del sensore è posta una minuscola batteria che si ricarica wireless ogni volta che l’insetto rientra all’alveare. In quel momento i dati raccolti durante il giorno vengono scaricati nel sistema dell’agricoltore mentre la posizione dell’insetto viene tracciata grazie ad un sistema di triangolazione di segnali radio.

Per chi fosse preoccupato sulla salute dell’insetto i ricercatori assicurano di «aver utilizzato la massima cura nel proteggere la salute di queste creature». Per montare il sensore bombi vengono messi in frigorifero per 3-4 minuti in modo da intontirli. Una volta montato il pacchetto vengono rilasciati nuovamente nell’ambiente senza danno. Secondo i ricercatori l’idea potrebbe rivoluzionare non solo il modo in cui gli agricoltori conoscono il proprio campo ma anche raccogliere dati fondamentali e fin’ora sconosciuti sulle abitudini di questi insetti.

Fonte: University of Washington


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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