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Anti-Agin: ora per combattere le rughe puoi bere gin

Anti-Agin: ora per combattere le rughe puoi bere gin

L’idea di Anti-Agin è arrivata dalla catena di Hotel Warner Leisure, particolarmente attiva in inghilterra. Ora nelle loro spa non ci sarà solo da cospargersi di creme godendo di qualche massaggio ben mirato, anzi, potrete combattere le rughe dall’interno. Il progetto è stato realizzato dal duo Sam Bompas e Harry Parr, icone del drinking desing che hanno collaborato con colossi come coca cola e Mercedes.

Il segreto sarebbero le erbe botaniche

Procediamo con ordine: si tratta di un gin con una gradazione alcolica di 40% e promette di ringiovanire la pelle di chi lo consuma grazie alle erbe botaniche di cui è fatto, sette principali e sei aggiuntive, alcune delle quali sono note per le loro proprietà antiaging - chiaro il gioco di parole ora? Il principale componente che dovrebbe aiutare chi cerca i fasti della propria giovinezza è sicuramente il collagene, probabilmente estratto dall’aloe vera, proteina utilissima per la salute della pelle.

Anti-Agin contiene anche l’ortica, utile per la sua ricchezza di minerali utili per le cellule; la Gotu Kola, pianta che aiuta a combattere la cellulite; la camomilla, con i suoi effetti rilassanti; la barbana, che è un ottimo anti-ossidante e infine il tè verde, che aiuterebbe il corpo a eliminare le impurità.

Forse è meglio un po’ di diffidenza

La catena di alberghi ospita principalmente persone con più di 50 anni che però «sono giovani dentro e amano stare in compagnia, bere e ballare per tutta la notte. volevamo creare un prodotto che non fosse solamente buonissimo, ma che può anche aiutarli a sentirsi più giovani» commenta uno dei portavoce della Warner Leisure, come riporta il sito gin.it.

Qualche dubbio però è meglio concederselo. Un altro prodotto molto simile, il Collagin, è stato accusato di pubblicità ingannevole. In particolare le due denunce facevano riferimento ad alcuni claim dell’azienda come «Elixir of Youth, beauty drink, rejuvenating, anti-ageing botanicals». Peccato che inserire claim salutistici sull’etichetta degli alcolici, a maggior ragione quando manca un supporto scientifico all’argomento, non sia ben visto da molte associazioni di consumatori, in Italia è addirittura illegale. Ora bisogna vedere come si evolverà la situazione che vede coinvolta l’azienda produttrice, il Portman Group e Independent Complaints Panel.

Insomma, molto meglio prendere certe affermazioni con le pinze, d’altronde l’alcool in sé, soprattutto quando se ne consuma molto, può causare danni anche gravi alla pelle, facendola risultare molto più «vecchia» della persona che se la porta effettivamente addosso.

Fonti: telegraph.co.uk - ilgin.it - collagin.co.uk

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


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