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Anche in Argentina il cambiamento climatico starebbe aggravando la siccità

Anche in Argentina il cambiamento climatico starebbe aggravando la siccità

L’Argentina è preda di una siccità senza precedenti e, sebbene la causa non sia la crisi climatica, essa starebbe peggiorando il quadro

In Argentina la popolazione è costretta da tempo a fare i conti con una severa siccità. Un gruppo di scienziati ha ora cercato di comprendere quale sia il ruolo del cambiamento climatico nell’evolversi del fenomeno e ha trovato interessanti risposte. Sebbene il riscaldamento globale non sembri essere la causa diretta dell’evento estremo, infatti, esso avrebbe contribuito a peggiorare la situazione. Ora a fare paura è il futuro.

siccità Argentina
Foto: sebastian del val @Pixabay

Un evento estremo

A indagare su quale sia il rapporto tra la siccità che ha colpito l’Argentina nell’ultimo anno e il cambiamento climatico ci ha pensato il World Weather Attribution. Il gruppo si concentra sulla relazione tra eventi meteo estremi e riscaldamento globale e il caso del Sud America non poteva non risultare di interesse. Negli ultimi 3 mesi del 2022 i livelli di precipitazioni registrati nella parte centrale dell’Argentina sono stati i più bassi in oltre 150 anni e le ondate di calore hanno aggravato il quadro.

Il clima torrido ha colpito anche l’Uruguay, insieme a parte del Brasile e le colture ne hanno risentito. Il team ha, dunque, fatto un confronto, basato su modelli computerizzati e dati raccolti empiricamente, tra quanto è avvenuto e quanto sarebbe dovuto succedere in un mondo non sottoposto a un riscaldamento di 1.2 °C.

Le cause della siccità

Lo studio ha mostrato che la siccità che ha colpito l’Argentina è un evento estremo dalle molte sfaccettature. A favorirla ci ha pensato, in primis, la presenza de La Nina. Questo fenomeno causa un raffreddamento delle acque del Pacifico equatoriale, che provoca una diminuzione delle precipitazioni in alcune zone del Sud America, fra cui, appunto, l’Argentina.

La Nina si alterna in genere con El Nino e con periodi di neutralità, ma negli ultimi 3 anni il ciclo è rimasto bloccato. L’avvento della siccità rientrerebbe, dunque, in un quadro di variabilità naturale. Secondo il WWA anche senza il cambiamento climatico ci sarebbe un 5% di possibilità che eventi simili si verifichino. Il riscaldamento globale non avrebbe, quindi, un ruolo significativo in tale specifico caso.

Siccità in Argentina e cambiamento climatico

Il fatto che il cambiamento climatico non abbia causato direttamente la siccità in Argentina non significa che esso non abbia influito. Il riscaldamento globale sembra, infatti, aver reso più severo l’impatto del fenomeno. L’Argentina è stata colpita da una serie di ondate di calore e queste hanno reso anche più limitata la disponibilità idrica, poiché suolo e piante si sono trovate a perdere più velocemente l’umidità.

I dati hanno mostrato che, senza l’aumento di temperatura globale a cui siamo arrivati oggi, le possibilità che si verificasse un dicembre così torrido sarebbero state del 60% in meno. Un altro fattore da considerare è la deforestazione. L’abbattimento di vaste zone verdi riduce l’umidità in atmosfera. Ciò che sta accadendo all’Amazzonia, è, dunque, di grande importanza.

La siccità in Argentina ha un impatto che va oltre i confini nazionali. Le colture di soia e altri cereali, di cui il Paese è fra i primi esportatori, sono state danneggiate e il raccolto risulterà ridotto. Davanti ai risultati, Friederike Otto, co-fondatore di WWA, ha sottolineato che non tutti gli eventi negativi sono colpa della crisi climatica, ma avere un resoconto realistico della situazione resta cruciale.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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