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Allergie alimentari: nei ristoranti aggiornato solo 1 dipendente su 3

Una ricerca condotta in Germania ha messo in luce come esista ancora molta ignoranza sul tema delle allergie alimentari.

Sulle allergie alimentari esiste ancora troppa ignoranza quando si parla del personale di ristoranti e bar. Uno studio condotto in Germania dall’Università di Düsseldorf ha messo in luce un panorama non esattamente rassicurante per chi soffre di allergie e vuole mangiare fuori casa. I risultati della ricerca sono apparsi sulla rivista PLOS One.

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L’ignoranza che persiste sulle allergie alimentari

In Europa più del 10% della popolazione soffre di allergie alimentari. Quando si mangia fuori, in ristoranti, bar o per strada si fa affidamento sulla competenza dello staff per evitare di incorrere in rischi anche gravi per la salute. Ebbene, secondo l’indagine esisterebbero ancora delle pesanti lacune nella conoscenza da parte di chi somministra alimenti e serve ai tavoli. Una mancanza che, in alcuni casi, ha le sue radici in un immotivato pregiudizio.

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Per tracciare una mappa della situazione i ricercatori tedeschi hanno organizzato interviste faccia a faccia con 295 lavoratori di ristoranti selezionati casualmente tra 15 distretti di Düsseldorf. Tra gli scopi delle interviste stabilire non solo la conoscenza in merito alle allergie alimentari ma anche l’atteggiamento psicologico nei confronti della questione. Secondo gli scienziati infatti, una componente fondamentale fino ad ora sottovalutata quando si tratta di allergie è la posizione psicologica dei lavoratori del settore che può portare a pregiudizi.

Meno di 1 dipendente su 3 aggiornato sulle allergie alimentari

Dalle interviste è risultato come sul tema delle allergie alimentari l’ignoranza fosse ancora particolarmente diffusa. Soltanto il 30% degli intervistati è stato in grado di citare almeno tre comuni allergeni mentre meno della metà, il 41%, è stato in grado di rispondere correttamente a cinque domande «vero o falso» sulle allergie alimentari. Un lavoratore su tre addirittura era convinto che bere tanta acqua potesse «diluire» gli allergeni. A colpire di più i ricercatori tuttavia è stato l’atteggiamento generalmente negativo dei lavoratori riguardo all’idea di servire clienti con allergie alimentari, visti, il più delle volte come un fastidio. Spesso i lavoratori mettevano addirittura in dubbio la veridicità delle affermazioni dei clienti riguardo le loro allergie.

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Dai dati è risultato come i più competenti fossero i manager e i membri dello staff più istruiti. Anche la dimensione del ristorante ha influito sulla conoscenza, coi ristoranti più grandi avevano spesso staff con più conoscenze. Le donne, più degli uomini, erano propense a credere ai clienti quando parlavano delle loro allergie. Per Adrian Loerbroks che ha condotto la ricerca: «La conoscenza riguardo le allergie alimentari non è ancora ottimale» e molto lavoro resta da fare tra chi tratta e serve alimenti quotidianamente.

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