Allarme peste suina in Toscana: pericolo per maiali e cinghiali

Francesco Miari Fulcis, presidente di Confagricoltura, ha lanciato l’allarme per la peste suina africana, malattia che rischia di diffondersi in Toscana. Ad essere in pericolo sono soprattutto maiali e cinghiali, quest’ultimi vettore di contagio molto difficile da arginare. La malattia è estremamente pericolosa, tanto da far tremare allevamenti in tutto il mondo, dalla Cina alla Germania. E potrebbe essere molto difficile gestire un’eventuale epidemia.
Perché la peste suina africana è pericolosa
Nell’articolo sui maiali cinesi e virus parlavamo di quanto fosse difficile, per un paese come la Cina, contenere le epidemie di peste suina africana. In Toscana vale un discorso simile per il rischio, ma i fattori sono diversi: nella regione italiana sono molti gli allevamenti di suini tenuti allo stato brado, e questa libertà porta più facilmente al contatto di questi animali con i cinghiali, portatori della peste suina africana. Francesco Miari Fulcis sottolinea che questa situazione è molto preoccupante e che sia necessario intervenire immediatamente per risolvere il problema.
Il problema è anche europeo
Una delle soluzioni da adottare nel breve periodo, secondo la Coldiretti, sarebbe lo stop all’importazione di maiali dal Belgio, dove sono stati rilevati alcuni casi di peste suina africana. Francia e Lussemburgo hanno già intrapreso misure per assicurarsi la protezione in questa vicenda. Il vero problema è se dovesse verificarsi un contagio verso la Germania, quarto produttore al mondo di carne suina: a quel punto potrebbe essere molto difficile contenere un’eventuale epidemia.
