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Alcuni marchi di carta igienica stanno distruggendo le foreste del Canada

Alcuni marchi di carta igienica stanno distruggendo le foreste del Canada

Secondo un report i grandi marchi di carta igienica che scelgono pratiche sostenibili sono ancora pochi e a farne le spese sono le foreste del Canada

Per soddisfare il fabbisogno di carta igienica i grandi marchi stanno danneggiando le foreste del Canada. A certificarlo ci ha pensato un report del Natural Resources Defense Council. Il confronto fra vari parametri relativi alla sostenibilità delle pratiche ha permesso di valutare l’operato di diverse compagnie e assegnare a ciascuna una valutazione. I risultati mostrano dei progressi ma appaiono insoddisfacenti.

carta igienica foreste Canada
Foto: Alexas Fotos @Pixabay

Il report su carta igienica e foreste

Il report Issue With Tissue 2022 redatto da NRDC ha mostrato come la produzione di carta igienica stia distruggendo le foreste in Canada. Gli esperti hanno analizzato i dati relativi a 142 aziende del settore, di cui 60 specializzate nella produzione di carta igienica e 82 attive anche nella realizzazione di tovaglioli e fazzoletti. La relazione ha presentato una classifica volta a premiare le realtà più attente ad ambiente e sostenibilità. Si è valutato quanto materiale riciclato e quante fibre vergini contenessero i prodotti finiti, insieme all’impatto ambientale dei processi di sbiancamento. La certificazione FSC ha svolto un ruolo di rilievo e per gli articoli realizzati con fibre che ne fossero sprovviste è stato vagliato se queste provenissero da foreste primarie.

I marchi di carta igienica che distruggono le foreste

Il report di NRDC ha tracciato un quadro chiaro. Per quanto alcune aziende abbiano fatto progressi in materia di sostenibilità, questo non basta. Le aziende che hanno ottenuto una A+ sono solo 17, come quelle che hanno ricevuto una A. In testa alla classifica troviamo Green Forest, Natural Value, Trader Joe’s e 365 Everyday Value 100% Recycled. Le F non mancano. Tra i grandi produttori di carta igienica degli USA a ricevere questo giudizio sono state, fra le altre, Cottonelle, P&G e Amazon Basics. Mentre diversi marchi si impegnano a offrire prodotti al 100% riciclati, questi restano bloccati nel passato e puntano su articoli realizzati quasi del tutto in fibre provenienti da foreste vergini. Ciò, spesso, avviene a dispetto delle richieste dei consumatori.

Tutelare le foreste

Evitare che la produzione di carta igienica rimanga una minaccia per le foreste del Canada appare una priorità. Le nuove compagnie che stanno investendo per cambiare rotta esistono, ma ora ci si attende passi avanti dalle grandi realtà. Secondo il NRDC, dunque, vedere P&G proporre un prodotto da testare realizzato in fibre di bambù, senza piani a lungo termine per vendite su larga scala, non può essere sufficiente. Le foreste boreali sequestrano il 30-40% del carbonio terrestre e al loro interno sono custodite circa 300 miliardi di tonnellate di tale sostanza. Esse sono, dunque, un alleato fondamentale nella lotta al cambiamento climatico e costituiscono la base per la vita di molte comunità indigene.

Pensare che un bene tanto necessario come la carta igienica possa costituire una minaccia per le foreste del Canada appare inquietante. Ogni anno un italiano consuma in media 70 rotoli di questo materiale, per un peso di circa 8.3 kg. Nello stesso intervallo di tempo 4.000 km2 di foresta boreale vergine vengono cancellati. Jennifer Skene dal NRDC definisce la connessione tra consumo e deforestazione un “crimine climatico”.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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