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Alaska e cambiamento climatico: i Fiordi di Kenai sono a rischio

Alaska e cambiamento climatico: i Fiordi di Kenai sono a rischio

Il rapporto tra Alaska e cambiamento climatico è complicato e, mentre il tempo stringe, i meravigliosi Fiordi di Kenai sono ormai in pericolo.

Le bellezze paesaggistiche dell’Alaska sono sempre più a rischio e la colpa è del cambiamento climatico. Le temperature in continuo aumento stanno accelerando lo scioglimento dei ghiacciai e a farne le spese è anche uno dei parchi nazionali più importante dello stato, quello dei Fiordi di Kenai. Questo luogo, che racchiude ambienti unici, si sta drammaticamente trasformando e la sensazione è che il tempo per agire sia già scaduto.

Alaska e cambiamento climatico

I Fiordi di Kenai

I risvolti del complicato rapporto tra Alaska e cambiamento climatico sono ormai evidenti. Il Paese custodisce 8 parchi nazionali, la cui estensione totale è doppia rispetto a quella di tutti i parchi degli altri stati federali. I Fiordi di Kenai si incastonano perfettamente in questo quadro. Questo parco di 2711 km2 si trova 210 km a sud di Anchorage. Al suo interno si contano 38 ghiacciai e al centro sorge l’Harding Icefield, un altopiano completamente ghiacciato. Le foreste temperate si alternano, così, alle cime desolate e la biodiversità qui ospitata risulta unica. Orsi bruni, castori e alci popolano la terraferma, mentre orche e balene grigie attraggono i turisti nelle acque del Pacifico.

Alaska e cambiamento climatico

In Alaska i paesaggi stanno cambiando e il cambiamento climatico si sta rivelando devastante. Le temperature medie crescono, da sessant’anni, di 1.7 °C per decennio, a velocità doppia rispetto al resto del pianeta. Tra il 1995 e i primi anni 2000 il tasso di scioglimento dei ghiacciai è, dunque, triplicato rispetto al periodo 1955-1975. L’Harding Icefield e le formazioni glaciali connesse hanno così perso, nella seconda metà del ‘900, 34 km3 di estensione e 21 m di altezza. Nella regione dei Fiordi di Kenai le zone boschive si allargano e le zone umide vanno restringendosi. Mentre le specie terrestri sono costrette a spostare il proprio raggio di azione e gli animali marini vedono la propria catena alimentare alterarsi.

Salvare Alaska e fiordi

Salvare l’Alaska non appare semplice e il cambiamento climatico in rapida evoluzione ce lo ricorda. Gli addetti ai lavori del parco nazionale dei Fiordi di Kenai sembrano comunque determinati a provarci e il programma Climate Friendly Parks lo dimostra. Questa partnership tra EPA e National Park Service considera la questione ambientale una priorità e promuove comportamenti conseguentemente virtuosi nei parchi aderenti. La ricerca sul clima ha, dunque, un posto di rilievo nella gestione dei fiordi di Kenai, insieme alla formazione dello staff. I tentativi di ridurre le emissioni connesse alle varie strutture sono, poi, già concreti, così come l’attenzione a informazione e comunicazione su tali tematiche.

La situazione dei Fiordi di Kenai ci ricorda quanto la relazione tra Alaska e cambiamento climatico sia complicata. Etichettare il problema come questione futura non ha purtroppo oggi più senso. Isolati nelle nostre città tendiamo a dimenticarci come tutto sul pianeta sia interconnesso. Dire che la consapevolezza dei nostri errori dovrebbe quantomeno gelarci, non può che apparire paradossale realismo.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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