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13 cattive abitudini in cucina da dimenticare

13 cattive abitudini in cucina da dimenticare

Tutti abbiamo delle cattive abitudini in cucina che vorremmo dimenticare, ma alcune di queste potrebbero sorprendere. Eccone 13 che si possono cambiare molto facilmente.

Ci sono moltissime cattive abitudini in cucina che sarebbero da eliminare, soprattutto per salvaguardare la nostra salute e quella delle persone per cui stiamo cucinando. Dal dimenticare la regola dei 5 secondi sul pavimento all’utilizzare lo stesso tagliere per tutti gli alimenti, abbiamo raccolto 13 cattive abitudini che sarebbe meglio dimenticare prima di mettersi ai fornelli.

1. Assaggiare il cibo per capire se è buono

Un’abitudine dura a morire soprattutto per chi in cucina ci vive: assaggiare il cibo per valutare la sua freschezza. Ci sono molti microorganismi pericolosi che non val la pena mettere in bocca solo per valutare se quel vecchio formaggio è ancora commestibile. Molto meglio usare gli altri sensi a nostra disposizione: un attento esame visivo o olfattivo è sufficiente per valutare se un alimento è ancora salubre.

2. Scongelare la carne a temperatura ambiente

Come abbiamo detto in precedenza la temperatura nella conservazione degli alimenti è fondamentale, motivo per cui è sempre meglio starci attenti. Per questo scongelare gli alimenti all’aperto può non essere un’idea brillante, molto meglio passare dal frigorifero: ci metterà più tempo, ma la temperatura rimarrà sempre controllata.

3. Rimettere gli avanzi in frigo

Potrà sembrare esagerato, ma lasciare un piatto cucinato più di due ore a temperatura ambiente può essere sufficiente perché alcuni microorganismi dannosi rischino di cominciare a svilupparsi. Più la temperatura è alta più c’è probabilità che questo avvenga ancora prima. Pertanto è molto meglio limitare il più possibile la permanenza degli alimenti in un ambiente aperto, meglio chiuderli in un contenitore ermetico e abbassare il più velocemente possibile la temperatura. In caso di picnic può essere molto utile avere delle panette di ghiaccio a disposizione.

4. Lavarsi le mani a metà

Lavarsi le mani è fondamentale in cucina, motivo per cui va fatto bene: stare troppo poco tempo sotto il lavandino, non sfregarle accuratamente e utilizzare asciugamani già contaminati sono gli errori più comuni che si fanno nel lavello prima di cucinare.

5. Riutilizzare lo stesso piatto

In gergo tecnico gli esperti utilizzano il termine contaminazione crociata, ad indicare un alimento che ne contamina un altro attraverso, in questo caso, l’utilizzo dello stesso piatto. Molto meglio utilizzare una stoviglia in più così da evitare rischi inutili, oppure procedere ad una veloce pulizia del piatto prima del suo riutilizzo.

6. Avere un solo tagliare

Parente stretto del punto precedente, avere un solo tagliare in cucina non è una buona idea. Sempre per la questione delle possibili contaminazioni è meglio avere una superficie dedicata alla carne cruda e una per tutti gli altri prodotti, dalle verdura alla frutta passando per il formaggio. Tendenzialmente è anche meglio abbandonare il tagliere di legno in favore di quello di plastica, più facile da pulire.

7. Lavare la carne cruda

Ci sono diverse persone che credono che sciacquare la carne sia una buona pratica e che addirittura possa diminuire la carica batterica sugli alimenti. Niente di più sbagliato: i più importanti enti per la sicurezza alimentare, l’USDA americano in testa, sconsigliano questa pratica, che può portare a inutili contaminazioni. Molto meglio passare direttamente alla cottura.

8. Conservare male la carne cruda in frigo

Può capitare di aver un pezzo di carne cruda, che sia pollo o manzo importa relativamente poco, da conservare nel frigo. In questo caso è sempre utile avere un contenitore dedicato, lavato frequentemente, e non affidarsi esclusivamente alla carta impiegata dal macellaio.

9. Non lavare le buste della spesa da riutilizzare

Questa è una pratica che quasi nessuno porta avanti quando si tratta di fare la spesa, ma porta gli stessi problemi collegati alla contaminazione di diverse superfici. Ovvio che nelle buste della spesa da riutilizzare non c’è contatto diretto con la carne cruda, per esempio, ma può capitare che pane o le verdure più ingombranti possano «sporcare» le superfici interne dei sacchetti.

10. Usare spugne contaminate

Bene o male tutti abbiamo imparato che le spugne possono essere un nido perfetto per molti batteri, ma come si può risolvere facilmente questo problema? Niente di più semplice, basta mettere la spugna leggermente imbevuta d’acqua nel microonde per un paio di minuti, pratica che permette di eliminare una grande quantità di microrganismi dannosi.

11. Indovinare a occhio la cottura

Questa è una pratica che, dobbiamo ammetterlo, colpisce un po’ tutti indiscriminatamente. Ma come avrete ormai capito la carne cruda può essere un problema, pertanto non si può scherzare sulla cottura di una bistecca o di un hamburger. Molto meglio affidarsi ad un termometro da cucina, che con un po’ di pratica diventerà il vostro alleato numero uno.

12. Assaggiare l’impasto crudo

Altra questione che prenderà molto in contropiede: assaggiare l’impasto crudo non è una buona idea. Per molti è una peccaminosa tentazione, ma come abbiamo già detto è meglio evitare di scherzare con gli alimenti che non hanno subito una cottura.

13. La regola dei 5 secondi non esiste

C’è chi la conosce come la regola dei 3 secondi, chi come quella dei 5, il punto è lo stesso: i microrganismi non aspettano certo prima di contaminare i vostri alimenti caduti sul pavimento. Non c’è ombra di dubbio in merito, l’attacco è istantaneo, meglio quindi evitare i rischi.

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


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