Uragani: negli ultimi 50 anni fenomeni più violenti per il riscaldamento globale
Da tempo i dati su quanto il riscaldamento globale stia rendendo gli eventi meteorologici sempre più violenti parlano chiaro e ora uno studio ha insistito sugli uragani. Il lavoro, pubblicato su Scientific Reports, ha mostrato che i cicloni tropicali atlantici si trasformano in disastri in modo rapidissimo e a farne le spese sono le comunità che vivono nei pressi delle coste. Frenare la corsa del cambiamento climatico appare in tale ottica ancora più importante.
Qual è il rapporto tra riscaldamento globale e intensità degli uragani?
A concentrarsi nuovamente sul rapporto che esiste tra riscaldamento globale e aumento di volenza degli uragani ci ha pensato un team della Rowan University. I ricercatori hanno analizzato i dati relativi alla velocità dei venti di ogni tempesta tropicale sviluppatasi tra il 1971 e il 2020, per poi confrontare i tassi di intensificazione dei fenomeni.
Ne è emerso che dal 1990 le probabilità che una tempesta di categoria 1 diventi di categoria 3 entro 24 ore dall’esordio sono ormai più che raddoppiate. Per raggiungere quest’ultimo grado i venti devono soffiare ad almeno 178 km/h. Se l’intervallo preso in esame è di 36 ore i dati sono ancora più eclatanti. In passato, infatti, i venti in tale lasso di tempo aumentavano di velocità di circa 40 km/h. Oggi in 24 ore si registrano aumenti di 90km/h.
Cosa causa il riscaldamento globale per gli uragani?
Il riscaldamento globale sembra essere un fattore determinante per l’intensificazione degli uragani. Questi fenomeni meteo estremi sono alimentati dall’evaporazione dell’acqua degli oceani e il continuo aumentare di temperatura di quest’ultima fa, quindi, la differenza. Non è un caso che i dati più eclatanti sulla violenza degli uragani siano stati registrati al largo del Mar dei Caraibi, dove, a luglio 2023, le acque hanno fatto segnare valori da record di 38.5 °C.
I cinque uragani più violenti e dannosi della storia degli USA hanno, per altro, colpito tra il 2017 e oggi. Ciò offre un’ulteriore concreta conferma della tendenza. Gli oceani assorbono il 90% del calore in eccesso generato dalle emissioni di gas serra e queste sono le conseguenze della dinamica.
Affrontare gli uragani resi più forti dal riscaldamento globale
L’impatto che il riscaldamento globale ha sugli uragani si sta rivelando drammatico. La rapida intensificazione dei fenomeni rende, infatti, complicato limitare i danni. I sistemi di allerta precoci non si rivelano, a volte, sufficienti e i costi, anche in termini di vite umane, sono altissimi.
Anche l’attendibilità delle previsioni rischia di essere inficiata, dato che il clima in rapido mutamento potrebbe alterare ulteriormente gli equilibri. Andra Garner, autrice leader, ha spiegato che è necessario approfondire le cause per identificare tutte le variabili che hanno un ruolo nella dinamica e mitigarne, quindi, gli impatti.
Gli autori dello studio hanno spiegato che il lavoro fa da campanello d’allarme. Il fatto che il riscaldamento globale stia portando gli uragani a intensificarsi più rapidamente e con maggiore frequenza non può essere ignorato dalle autorità. Garner ha, anzi, sottolineato, che dai dati emerge un’urgenza. Se non verranno messe a punto strategie efficaci per abbandonare i combustibili fossili un peggioramento è l’unico scenario possibile.
