Travelogue, in cosa consiste il format di Dinner Club
Quest’anno è in onda su Amazon Prime la seconda stagione di Dinner Club. Il programma prodotto da Banijay Italia dove lo chef Carlo Cracco porta in giro per l’Italia i vip per gustare prelibatezze del nostro Paese. Il format della serie è stato definito da molti quello del cooking o food travelogue, un genere televisivo abbastanza diffuso nel mondo dell’intrattenimento gastronomico. Ma in cosa consiste esattamente?

Il travelogue
In cosa consiste il travelogue? È una tecnica narrativa che vuol dire letteralmente “diario di viaggio”. Può essere applicata alla letteratura (un esempio illustre è il romanzo di Jack Kerouac “On the road”) ma anche alla televisione. Dove trova un’interessante declinazione nel food travelogue.
Questo è un genere televisivo che unisce viaggio, esplorazione, divulgazione, conoscenza di popoli e territori seguendo i leit motiv del cibo, delle tradizioni culinarie, della cultura gastronomica. Ma anche delle modalità di coltivazione o di allevamento tipiche di un sistema sociale ed economico. Senza escludere l’elemento fictional e di intrattenimento.
Il travelogue Dinner club 2, in cosa consiste?
In cosa consiste il travelogue Dinner Club, invece? Le puntate del programma con Carlo Cracco iniziano davanti a una tavola condivisa con i commensali vip (nella seconda stagione ci sono Luciana Littizzetto, Antonio Albanese, Marco Giallini, Sabrina Ferilli, Luca Zingaretti e Paola Cortellesi).
Da qui parte un racconto in cui lo chef visita alcuni territori con uno degli ospiti, a turano. Così si crea una serie di flash back mentre i due esploratori (Cracco e il vip) preparano alcuni piatti assaggiati durante la missione.
Esempi illustri di Food travelogue
Se si pensa ai predecessori di Dinner Club la mente va a programmi come “No Reservations” e “Cucine segrete”. In queste serie il compianto chef Anthony Bourdain girava per il mondo per svelare le tradizioni e le usanze culinarie dei luoghi conosciuti.
Anche chef Gordon Ramsay si è cimentato in un’esperienza analoga. Il suo “Uncharted” (Fuori menu), disponibile su Disney Plus con il benestare di National Geographic, lo vede infatti visitare foreste e vallate per immergersi in nuove culture, piatti e sapori.
In Italia? Forse qualcuno definirebbe un travelogue anche “Unti e Bisunti”, dove qualche anno fa il protagonista, chef Rubio, visitava piccoli e grandi centri italiani per cercare una cucina verace. E poi, a fine puntata, sfidava pure uno dei ristoratori nell’esecuzione di un classico del posto.

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
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