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Spiaggiamenti dei cetacei: quali sono le cause del fenomeno

Spiaggiamenti dei cetacei: quali sono le cause del fenomeno

Gli scienziati indagano sugli spiaggiamenti anomali delle balene e dei cetacei lungo la East Coast degli Stati Uniti.

A partire dal 2016 sono aumentati gli spiaggiamenti delle balene lungo le coste statunitensi che si affacciano sull’oceano Atlantico. I fenomeni sono diventati talmente anomali che la stessa National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) è intervenuta per studiare cosa sta causando questa moria di cetacei. 

Spiaggiamenti dei cetacei: quali sono le cause del fenomeno
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Gli spiaggiamenti anomali delle balene

L’aumento del numero di spiaggiamenti dei cetacei lungo le coste statunitensi della East Coast è stato definito come un “evento di mortalità anomala”. Purtroppo, però, non è il primo caso registrato nella storia. Nel 1987 si verificò un fenomeno simile, durante il quale circa 700 tursiopi sono deceduti a causa di un’epidemia provocata da un virus. La stessa fine è toccata ad altri 1.600 esemplari nel 2013.

Tuttavia, gli spiaggiamenti registrati a partire dal 2016 non sono causati da un virus. Gli scienziati stanno ancora indagando e dal 2016 al 2023 hanno raccolto campioni da analizzare da 178 megattere. Il 40% degli esemplari analizzati mostravano anche altri segni provocati dall’attività dell’uomo, come ad esempio l’intrappolamento nelle reti da pesca o la collisione con le imbarcazioni.

Il dibattito

Gli spiaggiamenti dei cetacei non sono mai un evento gradevole. Quando poi i casi aumentano in gran numero, il dibattito si accende nel trovarne le cause. Secondo alcune persone, la causa degli spiaggiamenti sono da ricercare nelle attività legate alla realizzazione delle turbine e pale eoliche. Per la costruzione di queste strutture vengono impiegati strumenti particolari, come i rilevamenti sismici, che potrebbero influenzare il comportamento delle balene.

Non la pensano così gli scienziati del NOAA. Infatti, per gli esperti non esistono prove concrete per confermare l’impatto dei parchi eolici offshore. Inoltre, i suoni emessi dagli strumenti per mappare il fondo marino sono di circa 220 decibel. Si tratta di una gamma uditiva al di fuori di quella che, si presume, possano percepire i cetacei. Invece, secondo World Cetacean Alliance, gli animali marini si allontanerebbero dai parchi eolici già attivi, se il loro rumore dovesse disturbarli.

Le vere cause

Secondo gli scienziati le cause degli spiaggiamenti delle balene e degli altri cetacei sono sempre da ricercare nell’attività antropica, ma non nella presenza dei parchi eolici offshore. Tra le cause rientrano il traffico marino, le reti fantasma, la presenza di rifiuti di plastica e di microplastiche. Inoltre, bisogna tenere in conto anche l’aumento delle popolazioni dei cetacei.

Infatti, se da un lato questo è un ottimo risultato frutto dei progetti di conservazione, dall’altro aumentano anche le probabilità di incidenti e di collisione con le imbarcazioni. A questo bisogna aggiungere le conseguenze degli effetti dei cambiamenti climatici, come ad esempio lo spostamento degli animali che cercano cibo.

Alla ricerca della verità

La discussione intorno agli spiaggiamenti delle balene e dei cetacei presenta un altro elemento che preoccupa gli scienziati. Infatti, questi ultimi temono che le preoccupazioni in merito ai parchi eolici offshore possa distrarre l’opinione pubblica sulle vere cause che stanno provocando queste morie. Cercando la verità si potrà trovare una soluzione a questo triste fenomeno.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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