Scienza e saperi indigeni per la salute del suolo: il progetto del Canada

Le antiche conoscenze degli indigeni possono aiutare a costruire un’agricoltura sostenibile? E possono integrarsi con le conoscenze moderne? Un’università del Canada pensa di sì, e infatti sta lavorando a un progetto integrato che punta a varie cose: salute del suolo, biodiversità delle colture, riduzione di sostanze di sintesi e resilienza delle coltivazioni.

Canada, scienza e tradizione per la salute del suolo
Il progetto è stato promosso dall’Università di Saskatchewan, nella città di Saskatoon. È finanziato dalla “Weston Family Soil Health Initiative”, un’iniziativa quinquennale da $ 10 milioni che punta all’adozione di buone pratiche di gestione ecologica. Questa iniziativa finanzia otto diversi progetti, e fra questi c’è appunto quello dell’Università.
Lo scopo è quello di costruire nel Canada delle pratiche agricole che mirano alla salute del suolo, a diversificare le colture, a ridurre gli input esterni, e ad aumentare la resilienza delle coltivazioni. Tutto ciò soprattutto nelle terre abitate dai nativi. Per fare questo, l’idea dell’Università è di creare una sintesi fra conoscenze antiche e moderne, perché anche le prime si sono rivelate estremamente efficaci. In pratica, questo vuol dire creare dei circoli di apprendimento che facciano collaborare comunità native e agricoltori moderni.
Per cominciare, il progetto si concentrerà nella regione delle praterie del Saskatchewan, fra l’Alberta e il Manitoba. Questo vorrà dire, per esempio, collaborare con i tecnici della Mistawasis Nêhiyawak, un’area autonoma gestita dalle comunità native che comprende 12 riserve.
Un modello per tutto il Paese
I terreni agricoli, nel Canada, coprono 62 milioni di ettari, ma nella gran parte di questi prevale l’agricoltura convenzionale. Quello che si vuole ottenere, quindi, sono soluzioni basate sulla natura, che mirano alla salute del suolo e non solo, che poi possano essere replicabili in tutto il Canada.
Degli esempi come questo esistono già negli Stati Uniti. Nel New Mexico, nella contea di McKinley, l’azienda agricola “Spirit Farm” mescola da quasi dieci anni le conoscenze moderne con quelle antiche dei Navajo. Fra i tanti effetti positivi già osservati, c’è quello di favorire una costante presenza di funghi utili nel suolo.
