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Riscaldamento oceani, temperature su al ritmo di 7 bombe atomiche al secondo

Riscaldamento oceani, temperature su al ritmo di 7 bombe atomiche al secondo

Le temperature degli oceani sono in continuo aumento e, dopo i nuovi dati da record, la preoccupazione è alle stelle e riguarda anche il Mediterraneo.

In un nuovo studio di recente pubblicato in Advances in Atmospheric Sciences un team di scienziati ha lanciato un nuovo allarme sulle temperature di mari e oceani. Il 2021 ha fatto segnare ulteriori record di surriscaldamento e la situazione, già compromessa, allarma ora esperti e non. Al centro della preoccupazione c’è, fra l’altro, anche il bacino del Mediterraneo e ora la necessità di intervenire appare evidente.

temperature oceani

Temperature degli oceani da record

Le temperature degli oceani sono state al centro di uno studio condotto da un team di 23 ricercatori appartenenti a 14 istituzioni. Con dati risalenti al 31 dicembre 2021 e una revisione di quelli raccolti negli anni precedenti gli scienziati hanno mostrato che il surriscaldamento delle acque ha raggiunto numeri record per il sesto anno consecutivo. La quantità di energia assorbita dai 2.000 m di acque più superficiali è enorme. La variazione di contenuto termico degli oceani nel 2021 risulta equivalente all’energia che si otterrebbe facendo esplodere 7 bombe atomiche al secondo per un intero anno. Tutto ciò avviene nonostante La Niña, fenomeno che raffredda le acque del Pacifico.

Oceani e futuro

Il nuovo studio sulle temperature degli oceani dice, purtroppo, molto sulla situazione del pianeta. Queste enormi masse d’acqua assorbono circa un terzo della CO2 prodotta dall’uomo e oltre il 90% del calore generato sulla Terra. Ciò li rende un elemento chiave nella lotta al cambiamento climatico. Le temperature da record sono, però, indice di un equilibrio sconvolto. Oceani più caldi alimentano, infatti, uragani e tempeste più violente. L’acidità è, poi, in continua variazione e ciò influenza ecosistemi, fauna e tutti coloro che contano su questi elementi per nutrirsi e sopravvivere. Con il surriscaldarsi delle acque sta, poi crescendo anche il volume da esse occupato e ciò, in determinate aree della Terra, si sta rivelando drammatico.

E il Mediterraneo?

Nel nuovo studio sulle temperature di mari e oceani sono emerse evidenze inquietanti anche sul Mediterraneo. Esso ha fatto registrare mumeri da record e si è confermato il bacino che si scalda più velocemente a livello globale. I dati su Mar Tirreno e Mar Ligure, raccolti tra il 1999 e oggi, avevano già sollevato preoccupazione, e ora i report del nuovo studio non lasciano più spazio a dubbi. Il 2021 ha visto per altro il moltiplicarsi di eventi meteo estremi connessi a questo bacino. Gli scienziati affermano di non poter fare previsioni certe per il 2022. Con il continuo surriscaldamento, ondate di calore e fenomeni simili a uragani, come quelli già osservati l’anno scorso, rischiano, però, di diventare la norma.

I dati sulle temperature di mari e oceani non possono che generare inquietudine. L’uomo si sta rivelando capace di alterare ogni ambiente del pianeta, ma questa dimostrazione di potenza non gli fa onore. È ormai chiaro che il momento di ridurre bruscamente le emissioni è arrivato. Mai come ora il detto “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” è apparso tristemente significativo.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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