inNaturale
Home
>
Il riscaldamento a legna peggiora la qualità dell’aria di montagna

Il riscaldamento a legna peggiora la qualità dell’aria di montagna

Molti pensano che il riscaldamento a legna sia ecofriendly, ma particolato e fuliggine da esso prodotti sono un grave problema per la qualità dell’aria.

Il riscaldamento a legna sta diventando sempre più popolare, ma un nuovo studio ha mostrato che esso è in grado di peggiorare notevolmente la qualità dell’aria. La ricerca, pubblicata in Atmospheric Chemistry and Physics appare innovativa e ha lanciato l’allarme soprattutto per i contesti di montagna. Intervenire risulta prioritario per evitare gravi problemi di salute pubblica.

riscaldamento legna qualità aria
Foto: Mikhail Nilov @Pexels

Lo studio

A concentrarsi su come il riscaldamento a legna influisca sulla qualità dell’aria nelle aree montuose ci ha pensato un team del Leibniz Institute for Tropospheric Research. I ricercatori hanno analizzato i livelli di inquinanti nell’atmosfera nei pressi del villaggio di Retje, in Slovenia. Gli studiosi hanno raccolto i dati tra dicembre 2017 e gennaio 2018. Per farlo si sono serviti di due stazioni di misurazioni fisse, una sulla cima di una collina e una sul fondo della vallata. Hanno poi sfruttato uno strumento mobile, integrato in uno zaino. Con questo in spalla percorrevano 6 km per 3 volte al giorno per documentare la variazione di concentrazione di particolato e black carbon.

Riscaldamento a legna e qualità dell’aria

I dati su come il riscaldamento a legna sia in grado di peggiorare la qualità dell’aria si sono dimostrati allarmanti. È, infatti, emerso che nelle valli montane la concentrazione di aerosol aumentava all’intensificarsi dell’utilizzo del riscaldamento a combustione. I fenomeni di inversione termica, frequenti in inverno, durante i quali l’aria al suolo risulta più fredda di quella in quota, aggravano la situazione. In simili condizioni i livelli medi di black carbon raggiungevano 4.5 μg/m3 e quelli di PM 2.5 i 48 μg/m3. Si tratta di concentrazioni pari a quelle dei centri delle grandi metropoli. Nelle ore serali i ricercatori sono arrivati a rilevare valori che toccavano rispettivamente i 22 μg/m3 e i 560 μg/m3.

Un grave problema

Per capire come il riscaldamento a legna infici la qualità dell’aria nelle aree montuose il caso di Retje è esemplare. Fenomeni di inversione termica si verificano nel 70% delle notti e mattine invernali nelle valli montane. In simili aree geografiche in Europa vivono 30 milioni di persone che respirano per lunghi periodi livelli di sostanze inquinanti superiori a quelli soglia indicati dall’OMS. I ricercatori hanno specificato che per intervenire è richiesto il rispetto di alcuni capisaldi. È in primis cruciale continuare con la ricerca e con monitoraggi frequenti e precisi. Coinvolgere la popolazione, con campagne d’informazione su efficienza energetica e questione ambientale, è altrettanto importante. Le autorità sono chiamate a concepire programmi coerenti con i risultati degli studi e a favorire l’adozione di comportamenti virtuosi con incentivi.

Pensare che la qualità dell’aria in montagna possa essere peggiore di quella in città per colpa del riscaldamento a legna sorprende. Oggi l’aumento dei prezzi dell’energia sta rendendo tale sistema sempre più utilizzato, ma riflettere sul suo impatto ambientale è di vitale importanza. Forse la prossima volta che sentiremo profumo di camino acceso il senso di piacevole nostalgia potrebbe persino venire rimpiazzato da un po’ di inquietudine.


Alice Facchini
Alice Facchini
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte