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Rifiuti elettronici: il prezzo (poco) segreto di Black Friday e Cyber Monday

Rifiuti elettronici: il prezzo (poco) segreto di Black Friday e Cyber Monday

Il weekend di acquisti compulsivi a prezzi bassi del Black Friday ha un impatto durevole sul pianeta in particolare per i rifiuti elettronici

Anche quest’anno la moda tutta statunitense del Black Friday farà il giro del mondo. Il weekend di acquisti a prezzi stracciati che segue il Giorno del Ringraziamento americano è arrivato in Europa sbarcando prima in Inghilterra nel 2010 e, in seguito, contagiando tutto il resto del continente. Oggi il Black Friday è un appuntamento "imperdibile" per almeno 129 nazioni al mondo e anche in Asia, Africa e Oceania. Ma se chi acquista durante Black Friday e la sua coda, il Cyber Monday, ha il vantaggio di prezzi scontanti all'inverosimile, chi non ha sconti invece è il pianeta visto l'aumento considerevole di emissioni e le montagne di rifiuti, in particolare, rifiuti elettronici.

Rifiuti elettronici black friday
Foto: Andrea Huyoff @Pixabay

Black Friday, Cyber Monday e rifiuti elettronici

Il Black Friday e il Cyber Monday sono l’occasione perfetta per i grandi negozi di vendere gli eccessi di magazzino e stimolare all’acquisto svuotando il portafoglio dei consumatori giusto in vista del Natale. Secondo una ricerca del gruppo di raccolta rifiuti britannico Waste Managed, non solo l’attività frenetica di negozi e consegne a domicilio del Black Friday genererà questo 2022 fino a 429mila tonnellate di CO2 in più rispetto a un weekend di shopping normale ma, secondo le stime, fino all’80% degli acquisti fatti durante il Black Friday finirà in discarica, verrà incenerito o comunque riciclato in maniera errata. A colpire sono le statistiche riguardanti i rifiuti elettronici: solo il 29% dei rifiuti elettronici causati da Black Friday e Cyber Monday sono riciclati e ogni anno 1,4 milioni di tonnellate di prodotti elettronici acquistati durante il weekend finiscono in discarica.

5 miliardi di telefoni diventeranno un rifiuto nel 2022

Non è solo una questione di Black Friday: secondo una ricerca del forum Waste Electrical and Electronic Equipment (WEEE), al momento sul pianeta circolano circa 16 miliardi di telefoni. Sempre secondo WEEE, nel 2022 almeno 5,3 miliardi di questi telefoni al mondo andrà buttato. E il problema dei rifiuti elettronici non riguarda solo i telefoni: in una casa media europea possediamo circa 74 dispositivi elettronici tra telefoni, computer, tablet, asciugacapelli, lavatrici, frigoriferi e chi più ne ha più ne metta. Di questi 74 dispositivi per casa, circa 9 non vengono nemmeno mai utilizzati e 4 sono invece mantenuti anche se non funzionanti. I telefoni rappresentano un problema crescente, accumulandosi prima nelle case come prodotto “che può sempre servire” e poi venendo gettati in discarica nonostante contengano una serie di risorse preziose che possono potenzialmente venire riciclate all'infinito come, oro, argento, rame e palladio.

Black Friday, rifiuti e sovrapproduzione

La domanda che sorge legittima è quindi: serve davvero il Black Friday considerando il danno in termini di scarti, rifiuti elettronici ed emissioni extra per prodotti che, in fondo non ci sono utili? Gli oppositori della cultura del consumo a tutti i costi, sono convinti che il Black Friday rappresenti la facciata evidente di un problema di sovrapproduzione non più sostenibile per il pianeta.

I grandi marchi, in particolare della moda e dell’elettronica, continuano a produrre, puntando su grandi festività guidate dagli acquisti d’impulso come Black Friday e Cyber Monday per piazzare gli eccessi. Se meno del 30% dei rifiuti elettronici viene riciclato, secondo stime dell’Unione Europea almeno un indumento su tre non viene nemmeno indossato durante l’anno in cui è stato acquistato. Comprare per il solo piacere di comprare può per alcuni risultare un’attività piacevole, ma il prezzo da pagare non è così scontato tanto quanto può sembrare a prima vista sul cartellino.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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