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Reti di funghi sottoterra: la scienza si avvicina ai vasi sanguigni del pianeta

Reti di funghi sottoterra: la scienza si avvicina ai vasi sanguigni del pianeta

È ormai chiaro che le reti di funghi sottoterra sono una risorsa chiave per il pianeta e, ora, per la prima volta, l’uomo prova a mapparle per tutelarle.

Sotto i nostri piedi si diramano milioni di chilometri di reti di funghi sotterranei che svolgono per la vita sulla Terra un ruolo fondamentale. Essi permettono, infatti, alla vegetazione di prosperare e sono alleati chiave nella lotta al cambiamento climatico. Studiarli non è semplice, ma oggi, per la prima volta, il progetto di mapparli è concreto. Tutelarli è una priorità e comprenderli è il primo passo.

reti di funghi

Reti di funghi

Le reti di funghi che si diramano sottoterra sono fondamentali per natura e biodiversità. Questi organismi scambiano, infatti, in una simbiosi detta micorriza, carbonio e nutrienti con le radici delle piante e permettono la circolazione di questi ultimi. Alcuni funghi forniscono fino all’80% del fosforo alle piante “ospiti”. Mark Tercek, CEO dell’ONG Nature Conservancy, li ha per questo definiti “il sistema circolatorio del pianeta”. La lunghezza totale delle reti di funghi nei 10 cm di suolo più superficiale è equivalente alla metà della larghezza della nostra galassia. Questo sistema sotterraneo, noto come Wood Wide Web, aiuta a immagazzinare nel terreno 5 miliardi di tonnellate di CO2 ed è essenziale per fertilità e salute degli ecosistemi.

Mappare le reti di funghi

Comprendere meglio le reti di funghi sotterranei che attraversano il pianeta è vitale. Oggi la Society for the Protection of Underground Networks mira, dunque, a mapparli. Il progetto prevede la raccolta di 10.000 campioni da hotspot di tutto il mondo, in 18 mesi, anche grazie al contributo dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo è creare per la prima volta la mappatura di un ecosistema sotterraneo e comprendere, quindi, quali siano le zone più a rischio. Si potrebbe così arrivare a creare dei veri e propri corridoi di conservazione, nonché giungere a comprendere meglio un sistema di stoccaggio del carbonio di cui oggi sono note più le conseguenze che le dinamiche.

Intervenire

Le reti di funghi che attraversano il terreno sono oggi concretamente a rischio. L’agricoltura rappresenta la principale minaccia. Le sostanze chimiche impiegate nella coltivazione alterano, infatti, gli scambi tra funghi e piante. I vegetali diventano così, in un circolo vizioso, più vulnerabili e l’apporto di fertilizzanti necessari aumenta. Scarsità d’acqua, inquinamento e cambiamenti climatici aggravano ulteriormente la situazione. Gli ecosistemi sorretti da una fiorente rete sotterranea di funghi sono, poi, in grado di sequestrare fino a 8 volte più carbonio e ciò non è trascurabile. Il suolo ospita, per altro, il 25% delle specie presenti sul pianeta e fallire nella sua tutela non è un’opzione.

Raccogliere dati sulle reti di funghi che si sviluppano sottoterra e studiarli approfonditamente è una sfida. Scienza e tecnologia hanno ormai le carte in regola per vincerla, ma comprenderne l’importanza è la necessaria premessa. Pensare a un sistema di microrganismi che vive sotto i nostri piedi potrebbe apparire un po’ inquietante. Pensare alla Terra senza di esso dovrebbe, invece, farci ben più paura.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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