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Ragni: quali sono i più pericolosi?

Ragni: quali sono i più pericolosi?

Nel mondo esistono ragni dal morso potenzialmente letale per l’uomo e conoscerli può aiutare a evitare incidenti pericolosi

I ragni possono essere considerati animali affascinanti, ma alcuni di essi, oltre a non apparire esattamente fotogenici, si rivelano anche estremamente pericolosi. In certi casi, infatti, i morsi degli aracnidi possono causare gravi disturbi all’essere umano o persino ucciderlo. Dalla Vedova Nera al Ragno Violino, allora, le specie temibili non mancano.

ragni pericolosi
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1) Ragno Violino

Tra i ragni più pericolosi spicca il Ragno Violino, che deve il nome alla macchia dalla caratteristica forma che presenta sull’addome. Il suo corpo è lungo da 0.2 a 6 cm e presenta tre paia di occhi. Il suo veleno risulta particolarmente pericoloso perché è costituito da una citotossina che provoca la formazione di ulcere necrotiche. In corrispondenza del morso si sviluppano dunque, piaghe e possono comparire anche febbre, nausea e vomito, ma l’esito letale è raro. Il Ragno Violino è schivo e attacca solo se messo alle strette.

2) Vedova Nera

Altro celeberrimo ragno estremamente pericoloso è la Vedova Nera. Questa, diffusa negli USA, ha un corpo nerissimo caratterizzato dalla presenza di una piccola macchia rossa sull’addome. Nel suo veleno è contenuta l’Alfa-Latrotossina. Essa agisce sul sistema nervoso centrale e, senza opportuni trattamenti, può portare alla morte.

3) Ragno dal Dorso Rosso

Noto anche come Vedova Nera Australiana, il Ragno dal Dorso Rosso rientra tra gli aracnidi più pericolosi. Il suo veleno causa problemi, ancora una volta, a causa dell’Alfa-Latrotossina, ma dal rilascio dell’antidoto avvenuto nel 1950 le morti sono rare. Il morso causa, però, dolore, nausea, febbre, dolore al petto e alle articolazioni, crampi, formicolii e persino paralisi.

4) Ragno dei Cunicoli

Tra i ragni più pericolosi e letali del mondo rientra il Ragno dei Cunicoli, noto anche come Ragno di Sidney. Questo, che vive per lo più in Australia e non fugge dalla presenza dell’uomo, ha zanne acuminate della lunghezza di 6 mm. Con il morso diffonde una neurotossina in grado di portare alla morte anche adulti sani, ma nel 1981 è stato sviluppato contro di essa un efficace antidoto.

5) Ragno delle Banane

Nonostante il nome quasi simpatico, tra i ragni più pericolosi del pianeta rientra il Ragno delle Banane. Questo ha un corpo nero, con peli rossi, e ama il caldo umido. Vive soprattutto in Sud-America, dove si nasconde nei bananeti. Il suo veleno è sette volte più letale di quello della vedova nera. È in grado di causare gonfiore, febbre, nausea, vomito e brusco calo di pressione. Il morso può uccidere anche un uomo adulto, inducendo problemi cardio-respiratori e asfissia.

6) Ragno della Sabbia a Sei Occhi

Nel caso del Ragno della Sabbia a Sei Occhi il nome demoniaco parla da sé. L’aracnide vive nei deserti sabbiosi e ha un corpo ricoperto di setole che lo aiutano a trattenere i granelli per mimetizzarsi. La tossina Sphingomyelinase D ha effetto necrotico ed emolitico e porta alla morte in circa 12 ore. Tale ragno è, per fortuna, timido e i morsi sono rarissimi.

Nel mondo esistono diverse specie di ragni pericolosi, ma in Italia le possibilità di incontri letali sono limitate. Il Ragno Violino è diffuso su tutto il territorio nazionale. Altro aracnide da temere nel nostro Paese è la Malmignatta o Vedova Nera Mediterranea, che si riconosce per il corpo nero caratterizzato dalla presenza di 15 macchie rosse. Il suo veleno può causare gravi problemi, soprattutto a bambini, anziani e soggetti fragili.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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