Qual è la leggenda dell’estate di San Martino?
Tra tradizione e leggenda l’estate di San Martino è anche quest’anno alle porte. All’origine della credenza popolare che vuole che a novembre la bella stagione si renda protagonista di una sorta di canto del cigno, troviamo una vicenda antica dalle tinte sacre. In molte parti d’Italia festeggiare la ricorrenza è ormai consuetudine e il riscaldamento globale contribuisce a rendere anche più forte il mito.
Cos’è l’estate di San Martino?
Quando si parla di estate di San Martino si fa riferimento a un periodo climaticamente particolare che inizierebbe intorno all’11 novembre, data appunto dedicata al santo. Da quel momento, per qualche giorno la tradizione vuole che caldo e bel tempo siano protagonisti di un ritorno di fiamma, e che interrompano gelate e precipitazioni. L’estensione del cambio di rotta del clima non è ben definita, dato che anche nei proverbi dura “tre giorni e un pochino”. In passato l’estate di San Martino divenne il periodo in cui si rinnovavano i contratti agricoli annuali. Oggi la ricorrenza viene salutata in Italia con feste, sagre e riti. La tradizione vuole, per esempio, che in tale periodo si aprano le prime botti di vino novello, da assaggiare con le castagne.
La leggenda dell’estate di San Martino
L’origine dell’estate di San Martino è da ricercare in una leggenda di epoca romana. Il protagonista della vicenda è Martino di Tours, vissuto in Gallia tra il 316 e il 397 d.C. Egli, soldato, nel 335 sarebbe uscito a cavallo dalla città di Amiens in una mattina di grande freddo. Sorpreso da un temporale avrebbe cercato riparo e si sarebbe trovato faccia a faccia con un mendicante. Impietosito Martino avrebbe diviso a metà il proprio mantello, per donarne una parte a quest’ultimo. Il mito vuole che allora il sole sia tornato a splendere e il gelo abbia dato tregua per giorni. In sogno a Martino sarebbe, poi, apparso Gesù, vestito come il mendicante. La mattina dopo il drappo del soldato sarebbe risultato intero e ciò avrebbe spinto Martino alla conversione al Cristianesimo.
Estate di San Martino oggi
La leggenda legata all’estate di San Martino resta oggi molto sentita. Dal punto di vista climatologico questo periodo non può essere concretamente definito, ma osservare dei trend rimane possibile. Non è raro, infatti, assistere in Europa a espansioni dell’Anticiclone delle Azzorre nella prima metà nel mese di novembre. A fronte di temperature in teoria rigide, ciò basta a determinare un ritorno del tepore. In diversi Paesi il ritorno della bella stagione è atteso con impazienza e nelle nazioni anglosassoni esso prende il nome di Indian Summer. Mentre il riscaldamento globale corre, comunque, la tendenza appare anche più pronunciata. Le temperature medie autunnali sono, infatti, in costante aumento e l’inverno si affaccia sulle scene ormai sempre più tardi.
La leggenda dell’estate di San Martino affascina ancora molti. In alcune regioni la credenza popolare ha persino dato origine a modi di dire. Nella Pianura Padana si dice, per esempio, “Fare San Martino” riferendosi a un trasferimento lavorativo. Grazie a Giosuè Carducci, comunque, non associare il mito al verso “La nebbia agli irti colli piovigginando sale” resta impossibile.
