Qual è l'impatto ambientale dei draghi di Game of Thrones?

Cercare di capire quale sia l’impatto ambientale dei draghi di Game of Thrones è tutt’altro che semplice, ma c’hanno provato tre studenti per rispondere al quesito del Mathematical Contest in Modeling, un noto contest di modellizzazione matematica. I risultati sono stati davvero sorprendenti considerando, tra l’altro, che nessuno degli studenti è un fan della saga.
I draghi di Game of Thrones sono sostenibili per l’ecologia?
Non ce ne voglia mamma Daenerys, ma secondo l’accurato modello creato da Matthew Kolodner, Clarissa Xia e Lauren Zhou, i draghi di Game of Thrones non risultano particolarmente sostenibili. Per rispondere al quesito proposto dal contest i tre hanno dovuto considerare le caratteristiche dei lucertoloni fantastici, rifacendosi a quelle di animali reali, dallo pterosauro ai draghi di Komodo, così come di altri grandi predatori. Dopo essersi rinchiusi in casa per quattro giorni i tre sono riemersi con un report dettagliato di 23 pagine in cui sono riusciti a mettere in numeri l’effetto di un drago sul nostro ecosistema.
Per citarne alcuni, considerando le dimensioni e le caratteristiche dei draghi di Game of Thrones, per ciascuno sarebbero necessari più di 7500 km quadrati di savana per sopravvivere o ben più di 18 mila di tundra artica (il territorio a nord della barriera, per intendersi). Poi, immaginando di doverli nutrire utilizzando delle mucche i numeri diventano davvero spaventosi. Per ogni drago sarebbero necessarie 1798x, dove x è il numero minimo di mucche necessarie alla sopravvivenza di un giorno. Senza contare che perché il sistema risulti sostenibile, per ogni mucca mangiata sarebbero necessari più di 80 mila metri quadrati di terra.
È davvero difficile dire quale sarebbe l’impatto ambientale dei draghi di Game of Thrones, fatto sta che non sarebbe da poco. Al di là della correttezza delle stime risulta davvero un esercizio interessante quello proposto, sia per un matematico che per un fan sfegatato della saga.
