Punture di insetto, quali sono le più comuni in Italia?

Quella con le punture di insetto non è mai una convivenza piacevole, ma, in Italia, ad alcune di esse bisogna fare l’abitudine. Nella stagione calda, infatti, diversi piccoli animaletti si muovono nell’ambiente e diventare i loro pasti di sangue risulta spesso inevitabile. È essenziale, allora, attrezzarsi per tempo per non farsi cogliere di sorpresa. Andiamo, allora, a scoprire a quali evenienze è più probabile doversi preparare.

1) Punture di zanzara
In cima alla lista delle punture di insetto più comuni in Italia troviamo senza dubbio quelle di zanzara. Queste causano prurito intenso, che può durare per minuti o giorni, oltre ad arrossamenti e ponfi. Nella maggior parte dei casi il fastidio è il sintomo più preoccupante, ma tali insetti possono fare da vettori di diverse malattie. Le punture possono essere anche più di una nella medesima zona.
2) Punture di api, vespe e calabroni
Tra le punture di insetto con cui chi vive in Italia può trovarsi a fare i conti, alcune rischiano di essere particolarmente dolorose. È il caso di api, vespe e calabroni. I primi animali pungono, in genere, solo se si sentono minacciati, mentre gli altri si rivelano più aggressivi. Il bruciore è immediato, ma, a meno di allergie, non sfocia che in gonfiore e si attenua nel giro di poco tempo. Nei casi più gravi la reazione è generalizzata e può sfociare in shock anafilattico.
3) Punture di pappataci
Tra le punture di insetto più comuni in Italia rientrano quelle di pappataci, spesso confuse con le punture di zanzara. Si tratta, in questo caso, più propriamente di un morso, di cui sono responsabili gli esemplari femmina, che si nutrono di sangue. Il volo dei pappataci non è ottimale, quindi essi raggiungono, di preferenza, gli arti inferiori.
La lesione, di cui raramente ci si accorge al momento del morso-puntura, si presenta come una piccola ulcera con rigonfiamento e arrossamento della zona circostante. Il prurito diventa in breve tempo intenso e la porzione di pelle colpita può risultare calda al tatto oltre che dolorante. I pappataci sono in grado di trasmettere la leishmaniosi, patologia problematica soprattutto per i cani.
4) Punture di tafano
Anche nel caso dei tafani è più corretto parlare di morso che di puntura, ma il risultano rimane poco piacevole. Quando tali piccoli animali attaccano l’uomo, infatti, quest’ultimo va incontro a prurito, dolore, irritazione, comparsa di gonfiore e, in alcuni casi, reazioni allergiche. Dato che la lesione provocata dall’insetto risulta piuttosto profonda, il sopraggiungere di infezioni non è raro.
5) Punture di pulci
Per quanto l’uomo non sia l’ospite ideale per la pulce, in Italia diventare la vittima delle punture di questo insetto non è insolito. I segni sono, in questo caso, dei piccoli puntini rossi pruriginosi, che compaiono in delle irritazioni a grappolo, spesso su arti inferiori e caviglie. Attenzione è raccomandata soprattutto a chi convive con amici a quattro zampe, per cui dovrebbero sempre essere predisposti gli opportuni trattamenti antiparassitari.
6) Punture di cimici dei letti
Un altro insetto a cui fare attenzione, anche in Italia, è la cimice dei letti, capace di punture piuttosto fastidiose. Queste provocano prurito e irritazione, ma i sintomi possono comparire anche a distanza di alcuni giorni. Le cimici, come suggerisce il nome, si annidano spesso nelle camere da letto e colpiscono, in genere, nelle ore di risposo. Le punture compaiono in gruppo, in linea o in cerchio. Le reazioni allergiche sono fortunatamente rare.
Anche se, a meno di allergie, le punture di insetto in cui si può incorrere in Italia sono piuttosto innocue, fare attenzione rimane fondamentale. Per evitare inconvenienti si consiglia di utilizzare repellenti adatti. Le ore intorno al crepuscolo rimangono poi, le più a rischio e, quando ci si reca in zone particolarmente popolate dai piccoli animali, si consiglia di coprirsi in maniera adeguata.
