Prospettive per le energie rinnovabili: serve un cambio di passo

Un innovativo studio pubblicato in Nature Energy ha indagato sulle future prospettive per le energie rinnovabili e ha tracciato un quadro poco rassicurante. L’espansione di eolico e solare appare, infatti, tanto innegabile quanto lenta. Per far fronte alla crisi climatica urge un’accelerazione e gli scienziati sperano che i governi si mostrino capaci e pronti a promuoverla.

Lo studio sulle energie rinnovabili:
Un team della Chalmers University of Technology ha guidato una ricerca sulle future prospettive per le energie rinnovabili. Gli scienziati hanno analizzato lo stato di eolico e solare in 60 Paesi responsabili della produzione del 95% dell’elettricità globale. Hanno così costruito dei modelli sui futuri tassi di crescita previsti per i due settori. Tracciare proiezioni sulle nuove tecnologie non è, però, semplice, poiché, invece di crescere in modo lineare, si evolvono seguendo una curva a S. A un iniziale sviluppo esponenziale, seguono, dunque, un appiattimento e una discesa a causa della saturazione del mercato. Qui il raggiungimento di tale punto non è individuabile e i ricercatori sono ricorsi a innovativi modelli matematici per ricavare un quadro veritiero.
Prospettive per le energie rinnovabili:
I dati sulle future prospettive per le energie rinnovabili non sono incoraggianti. Per mantenere l’aumento di temperatura globale entro i 2 °C, l’energia elettrica ricavata da fonti rinnovabili dovrebbe crescere a livello globale del 1.4 % all’anno. Nei 60 Paesi analizzati tale tasso, in media, è all’apice tra 0.6 e 1.1 % per l’eolico e in metà di essi inferiore a 0.6% per il solare. Livelli competitivi sembrano essere stati raggiunti solo in Stati piccoli. In Irlanda l’eolico si espande del 2.6 % all’anno e in Cile il solare cresce del 1.8 %. Tra i grandi Paesi solo la Germania presenta un bilancio positivo, con un tasso di crescita annuale della capacità eolica superiore a 1.5 %.
Un cambio di passo:
I dati sulle prospettive per le energie rinnovabili appaiono allarmanti. I ricercatori speravano che gli ultimi Paesi approdati alle nuove tecnologie sfruttassero gli errori altrui per rendersi protagoniste di un’accelerazione, ma la realtà ha deluso. Interessi economici, istituzioni deboli e mancanza di fondi si sono rivelati ostacoli troppo solidi. Evitare il tipico rallentamento nello sviluppo di eolico e solare è, dunque, ora responsabilità delle Regioni ad alto reddito. In Asia, Cina e India sono, poi, chiamate a favorire un’espansione dei due settori più veloce di quello della domanda di energia. Divieti progressivi, incentivi e tasse rappresentano solo alcuni degli strumenti a disposizione dei governi per rendere possibile una concreta transizione.
I dati sulle prospettive per le energie rinnovabili parlano purtroppo chiaro. Il futuro del pianeta dipende dalla capacità dell’umanità di ridurre le emissioni e, quanto fatto finora, non è nemmeno lontanamente sufficiente. Sfruttare le risorse che la natura ci offre è un dovere. Quando ci si trova in una corsa contro il tempo, il traguardo sembra, però, allontanarsi di passo in passo.
