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Perché le batterie delle auto elettriche si scaricano di più col freddo?

Perché le batterie delle auto elettriche si scaricano di più col freddo?

L’autonomia di un’auto elettrica scende fino a oltre il 20% in inverno, questo perché le batterie si scaricano più facilmente con il freddo

Hai comprato un veicolo elettrico e purtroppo constatato che, durante l’inverno quando le temperature calano, l’autonomia della tua auto è scesa vistosamente? A basse temperature un veicolo elettrico può perdere dal 12% di autonomia per temperature solo fredde, fino al 50% di autonomia per temperature di molto sotto lo zero. Questo accade perché le batterie delle auto elettriche si scaricano più facilmente col freddo, una questione di performance che, in realtà, colpisce in parte anche i normali motori a combustione. Ma a cosa è dovuto nello specifico?

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Foto: Mike B @Pexels

Perché le batterie si scaricano più facilmente col freddo: chimica

La ragione principale del perché batterie si scaricano più facilmente col freddo è una semplice questione di chimica. Le batterie dei veicoli elettrici fanno affidamento sul movimento degli ioni di litio per generare elettricità ma, come per la maggior parte dei processi chimici, il freddo rallenta questo movimento e riduce l’efficienza del processo.

Le moderne batterie in genere sono progettate per gestire autonomamente le temperature e mantenere una temperatura ottimale atta a garantire un funzionamento più efficiente del sistema. Durante i periodi freddi tuttavia, per generare calore, è necessario attingere alla carica stessa della batteria, riducendo così quella a disposizione per far girare le ruote del veicolo e riducendo in conseguenza l’autonomia finale. Anche un motore a combustione soffre a basse temperature, ma a differenza di un motore elettrico un motore a combustione produce esso stesso calore (il che, per altro, ci ricorda la sua inefficienza) e quindi non ha bisogno di sistemi aggiuntivi di riscaldamento.

Riscaldamento dell’abitacolo

Proprio il fatto di non perdere energia sotto forma di calore significa che in inverno un veicolo elettrico non può fare affidamento sull’inefficienza di un motore a combustione per riscaldare l’abitacolo. Le batterie delle auto elettriche si scaricano più facilmente col freddo anche perché è necessario generare a parte il calore destinato ai passeggeri. L’esigenza del riscaldamento interno porta a un consumo più elevato di energia e di conseguenza riduce l’autonomia totale del veicolo. In minor parte, anche il fatto che in inverno si guida di più col buio costringere a tenere i fari accesi più a lungo durante la guida il che incide sui consumi di batteria.

Come far durare più a lungo le batterie col freddo?

Nonostante questi fattori che concorrono a far durare di meno le batterie col freddo, la perdita di autonomia invernale di un’auto elettrica può essere contenuta attraverso una adeguata manutenzione e un uso attento del veicolo. Tra i consigli, ad esempio, troviamo quello di pre-riscaldare la vettura quando è ancora in carica in modo da non dover fare completamente affidamento sulle batterie per generare calore ma sfruttare invece ancora la rete elettrica.

Considerate inoltre la possibilità di abbassare il riscaldamento interno: riscaldare l’aria dell’abitacolo consuma moltissima energia. Se ogni chilometro di autonomia in più è indispensabile, abbassate il riscaldamento di qualche grado, non serve per forza stare in spiaggia se fuori c'è la neve! E nemmeno serve guidare come se foste in pista. Velocità più elevate aumentano i consumi. Se non avete particolarmente fretta e la lunghezza del viaggio è più importante di quanto ci mettete a ultimarlo, considerate la possibilità di ridurre la velocità di crociera per aumentare l’autonomia.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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