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Perché le aziende dovrebbero preoccuparsi della biodiversità

Perché le aziende dovrebbero preoccuparsi della biodiversità

La tutela dell’ambiente non è più solo materia per ecologisti interessando ora anche le aziende che dovrebbero preoccuparsi della biodiversità per curare i loro interessi.

Molte grandi compagnie operano sui mercati mondiali facendo un fondamentale errore di valutazione: considerare che l’ambiente da cui derivano le materie prime necessarie - direttamente o indirettamente - ai loro prodotti sia un’entità invariabile nel tempo. Niente di più sbagliato! Ecco perché le grandi aziende dovrebbero cominciare a preoccuparsi della biodiversità come di un fattore importante per il loro business.

La biodiversità come base di un business di successo

Indagando a fondo, quello che si può notare è che vi è quasi sempre un rapporto di qualche tipo tra l’ambiente e i prodotti delle aziende. Risulta molto chiaro quando si parla del settore alimentare e un po’ meno in altri casi, tuttavia, difficilmente si trovano compagnie senza una qualche connessione con qualche sistema ecologico. Questo punto però viene spesso sottovalutato dai big sul mercato globale che considerano l’ambiente come una risorsa da cui poter attingere senza fine.

Il problema è che le cose non stanno proprio così e, anzi, pare che negli ultimi tempi stiano degenerando ad una velocità in aumento. Mantenere la biodiversità potrebbe essere l’unico modo per garantire ai vari ecosistemi gli strumenti necessari per sopportare gli effetti dell’attività umana. Quindi della fonte di profitto di molte aziende. La perdita della biodiversità risulta, per le compagnie uno dei rischi più concreti, tra quelli ambientali, perché da essa dipendono interi sistemi ecologici e, di conseguenza, interi sistemi economici.

Non è un caso infatti che molte grandi aziende si stiano già muovendo per tutelare - o quantomeno non danneggiare - la biodiversità degli ecosistemi da cui ricavano delle risorse. Un esempio virtuoso quello di L’Oréal che si è posta come obiettivo quello di escludere propri prodotti ingredienti collegati deforestazione. Indicativo inoltre il fatto che un’importante azienda assicurativa come AXA Insurance Company stia lavorando per trovare delle modalità per comprendere nei suoi piani anche la perdita di biodiversità come fattore di rischio finanziario.

La questione è più seria di quanto attualmente la si consideri e tutte le aziende dovrebbero iniziare a prenderla sul serio, per tutelare l’ambiente così come i propri interessi.


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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