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Olanda: un piano da 25 miliardi di euro per tagliare gli allevamenti

Olanda: un piano da 25 miliardi di euro per tagliare gli allevamenti

Il governo dell’Olanda punta a tagliare fino al 30% gli allevamenti animali per ridurre l’inquinamento che stringe il paese in una morsa.

Spesso considerata come la piccola nazione che sfama il pianeta, l’Olanda è la principale esportatrice di carne del continente europeo. La grande quantità di allevamenti sta tuttavia avvelenando il territorio olandese che deve fare i conti alti livelli di inquinamento da nitrati. Lo scorso dicembre il nuovo governo olandese ha quindi reso noto un nuovo piano da 25 miliardi di euro per ridurre fino al 30% la quantità di allevamenti presenti sul territorio nazionale.

olanda allevamenti
Foto: PxFuel

In Olanda troppo inquinamento da allevamenti animali

L’Olanda ha una popolazione di poco oltre 17 milioni di persone ma ospita, secondo le stime oltre 100 milioni di animali tra bovini, maiali, pecore e polli. Su una superficie così ridotta significa che la densità di animali per kilometro quadrato è la più alta in Europa, più di quattro volte quella di altri grandi produttori come Francia o Regno Unito.

Senza considerare il peso delle emissioni di metano e anidride carbonica, l’impatto ambientale di un così altro numero di animali su una superficie così ridotta di territorio sta avvelenando il suolo. L’Olanda si sta trovando ad affrontare una vera “crisi dell’azoto” che rischia di compromettere non solo il terreno ma anche fiumi e falde acquifere. Nel 2019 lo stesso Consiglio di Stato olandese ha stabilito che l’Olanda era in violazione dei regolamenti europei per la sua mancanza d’azione nella riduzione dei livelli di azoto.

Un piano per tagliare gli allevamenti

Per questo motivo il neo-governo dell’Olanda ha presentato lo scorso dicembre un piano da 25 miliardi di euro per tagliare di almeno un terzo la quantità di allevamenti sul territorio nazionale. Il piano prevede una adesione iniziale su base volontaria dove un compenso sarà offerto agli allevatori per incentivarli a cambiare settore o passare a metodi di allevamento non intensivi. Il risultato sperato per l’Olanda è quello di ridurre di almeno un terzo la quantità di animali presenti nel giro di 13 anni.

Reazioni contrastanti al piano dell’Olanda

Forte opposizione è arrivata dagli allevatori olandesi convinti che pagare per cambiare settore non risolverà il problema ma si limiterà a spostarlo fuori dall’Olanda. Per gli allevatori un piano di innovazione tecnologica per una produzione più sostenibile sarebbe stata una soluzione più desiderabile. Il piano ha invece raccolto l’approvazione da parte delle associazioni ambientaliste che l’hanno giudicato un passo nella giusta direzione. L’Olanda potrebbe non essere la sola ad adottare un piano di contenimento per gli allevamenti, potrebbero in futuro intraprendere la stessa strada altri paesi come Belgio, Danimarca e Germania.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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