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Il nuovo minerale scoperto sulla Luna che potrebbe cambiare l’energia a fusione

Il nuovo minerale scoperto sulla Luna che potrebbe cambiare l’energia a fusione

La missione spaziale della Cina sulla Luna ha scoperto un nuovo minerale chiamato Changesite che potrebbe avviare una nuova corsa all’oro

Il futuro della Luna potrebbe cambiare per sempre dopo la scoperta che arriva dalla missione spaziale lanciata dalla Cina. Nelle rocce riportate a terra dal rover Chang'E-5 i ricercatori di Pechino avrebbero individuato un nuovo prezioso minerale chiamato per l’occasione Changesite-(Y). Si tratta di nuovo cristallo incolore poco appariscente ma dalle proprietà chimiche dal valore inestimabile. Il nuovo minerale conterrebbe alte concentrazioni di Elio-3, un isotopo stabile dell’elio particolarmente ricercato per il futuro settore dell’energia a fusione. L’abbondante presenza del minerale sulla superficie lunare potrebbe scatenare una nuova corsa all’oro per accaparrarsi la preziosa risorsa.

changesite luna cina
Foto: Kakenori @Pixabay

Cos’è la Changesite

In un annuncio congiunto, l’Agenzia Spaziale Cinese e l’Agenzia Atomica Cinese hanno rivelato al mondo interno la scoperta di un nuovo minerale sulla Luna. Si tratta del sesto minerale di origine lunare scoperto dall’umanità. Ma a differenza dei predecessori questo nuovo minerale potrebbe un giorno cambiare per sempre il volto della Luna come lo conosciamo. Scoperta da un’analisi delle rocce basaltiche lunari riportate sulla Terra la Changesite è ricca di Elio-3.

Perché si tratta di una scoperta importante?

L’Elio-3 è considerato un potenziale ottimo carburante in grado di alimentare in futuro centrali elettriche a fusione. In un mondo affamato di energia come il nostro, l’energia a fusione rappresenta ancora un miraggio dell'energia pulita. Sorella dell’energia nucleare, l’energia a fusione rimane oggi ancora in fase sperimentale per via dell’incapacità di contenere le enormi temperature generate dal processo, fino anche ad 1 milione di gradi °C.

Temperature che richiedono speciali tecniche di contenimento visto che nessun materiale conosciuto può sopportarle. Questo, tuttavia, non ha fermato la ricerca di possibili combustibili da utilizzare e l’Elio-3 rappresenterebbe una fonte eccezionale per far funzionare centrali a fusione senza la produzione di pericolose scorie radioattive come altri combustibili utilizzabili invece produrrebbero.

Elio-3, un isotopo raro sulla Terra

Il problema? Sulla Terra l’Elio-3 è eccezionalmente raro. Praticamente assente in natura, viene oggi ottenuto dal decadimento di isotopi radioattivi presenti in missili nucleari. Come riportato da NewAtlas, l’intero pianeta oggi è in grado di produrre solo circa 15kg di Elio-3 all’anno.

Eppure, un solo grammo di Elio-3 sarebbe teoricamente in grado di produrre fino a oltre 160 megawattora di energia, abbastanza per dare energia a una città di medie dimensioni. Oggi l’Elio-3 ha un valore di circa 17mila euro al grammo, ma il suo prezzo è destinato a salire con l’aumento dei consumi. Per questo motivo l’Elio-3 presente nella Changesite trovata sulla Luna dalla missione spaziale cinese potrebbe rappresentare una vera miniera d’oro a cielo aperto per il futuro del settore energetico.

Il futuro della Luna dopo la scoperta

Con la scoperta cinese della Changesite e della probabile presenza di abbondanti quantità di Elio-3 sulla Luna, il volto del nostro satellite potrebbe cambiare per sempre. Difficile dare una dimensione al fenomeno, ma una ipotetica industria mineraria di Elio-3 sulla Luna destinata ad alimentare centrali a fusione sulla Terra potrebbe generare profitti nell’ordine delle migliaia di miliardi di euro: abbastanza da fare gola a molti governi e imprese private.

Secondo gli scienziati del programma di esplorazione spaziale cinese, ogni anno meno di cinque missioni di estrazione sulla Luna potrebbero riportare sulla Terra abbastanza Elio-3 da soddisfare tutto il fabbisogno energetico del pianeta.

Al momento ipotetiche attività minerarie sulla Luna non sono affrontate da alcun trattato internazionale e questo potrebbe scatenare una vera e propria corsa all’oro senza regole. La dimensione delle infrastrutture necessarie all’estrazione della Changesite, inoltre, cambierebbe letteralmente il volto della Luna come abbiamo imparato a conoscerlo nel corso di migliaia di anni.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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