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Nel mondo ci saranno più arcobaleni a causa del cambiamento climatico

Nel mondo ci saranno più arcobaleni a causa del cambiamento climatico

Il cambiamento climatico sta sconvolgendo vari equilibri e presto a mutare sarà anche la frequenza con cui osserveremo gli arcobaleni

Gli arcobaleni sono fenomeni naturali da sempre ammirati dall’umanità, ma presto anche questi potrebbero subire dei mutamenti a causa del cambiamento climatico. Un lavoro innovativo pubblicato in Global Environment Change si è concentrato sulla questione e ha mostrato risultati interessanti. La frequenza con cui osserveremo tali spettacoli è destinata per lo più ad aumentare, ma la notizia non deve far gioire.

arcobaleni cambiamento climatico
Foto: Evgeny Tchebotarev @Pexels

Lo studio

A concentrarsi su quale sia l’impatto del cambiamento climatico sulla frequenza degli arcobaleni ci ha pensato un team della University Of Hawaii. I ricercatori si sono concentrati sull’analisi di decine di migliaia di fotografie pubblicate su Flickr. Essi hanno, in primis, dovuto selezionare le immagini che ritraevano dei veri arcobaleni, generatesi dalla rifrazione della luce solare da parte delle goccioline di pioggia. Dove possibile hanno, poi, raccolto dati su dove e quando questi fossero stati immortalati e li hanno confrontati con le informazioni su precipitazioni, angolazione del sole e nuvolosità del cielo nella data località. Hanno, poi, utilizzato i risultati ottenuti per sviluppare un modello efficace per la previsione a lungo termine dei fenomeni.

Arcobaleni e cambiamento climatico

Lo studio ha rivelato che a causa del cambiamento climatico il nostro rapporto con gli arcobaleni è destinato a cambiare. In media nel mondo le giornate in cui tali fenomeni potranno essere osservati aumenteranno del 5% entro il 2100. A vivere un moltiplicarsi degli arcobaleni saranno, infatti, tra il 66% e il 79% delle località, mentre tra il 34% e il 21% delle zone vedrà gli spettacoli farsi più rari. Isole, altopiani e aree a latitudini elevate rimarranno i migliori punti di osservazione. Per le prime il privilegio è dovuto alla conformazione del terreno. Per le seconde regioni, invece, la causa dell’aumento è da ricercare nel cambiamento delle precipitazioni. La pioggia sta, infatti, già sostituendo la neve. Mediterraneo e altre zone dove la siccità dilaga saranno, invece, le protagoniste della diminuzione.

Un duro colpo

Il fatto che il cambiamento climatico stia alterando persino le dinamiche degli arcobaleni deve essere ritenuto significativo. Oltre a offrire la prova tangibile di un equilibrio in fase di rottura il dato ci induce a riflettere su un fattore spesso ignorato. Siamo abituati, infatti, a concentrarci sulle questioni che connettono il riscaldamento globale a problemi di pubblica utilità, ma l’impatto del fenomeno va ben oltre. Kimberly Carlson, autrice leader dello studio, ha spiegato che il cambiamento climatico intacca ogni aspetto del nostro rapporto con il pianeta e i mutamenti di suono, luce e aspetti estetici meriterebbero più attenzione. I ricercatori non hanno avuto occasione di approfondire in che modo le alterazioni si riflettano sul benessere dei singoli, ma il quesito richiede approfondimenti.

Gli arcobaleni sono un fenomeno a cui l’umanità guarda da millenni con un occhio di riguardo, ma ora il cambiamento climatico sta stravolgendo anche questa certezza. Le Hawaii sono destinate a rimanere la capitale mondiale di tali eventi, ma gli elementi di stabilità sono ben pochi altri. Dato che gli ingredienti fondamentali per questo spettacolo della natura sono acqua, sole e cielo sereno, l’incertezza regna sovrana.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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