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Moda circolare: questa azienda ricicla la biancheria intima usata

Moda circolare: questa azienda ricicla la biancheria intima usata

The Big Favorite ha creato un sistema per il recupero del cotone dei suoi capi: grazie a un QR code i clienti rispediscono vecchi boxer e slip all’azienda

Applicare modelli di economia circolare al mondo della moda è complicato. Tra i vari ostacoli, ci sono le dimensioni delle filiere e la varietà di materiali e fibre diverse che vanno a comporre un vestito. Una miscela che spesso rende difficile ed economicamente sconveniente il recupero della materia da un indumento semplice come una maglietta usata. Figurarsi da una categoria particolare come la biancheria intima. Eppure c’è qualcuno che si è inventato boxer e mutandine riciclabili e invita i clienti a rispedire indietro gli articoli non più indossabili. Si tratta di The Big Favorite, azienda americana con sede a Philadelphia.

Intimo biancheria riciclo circolare

Il problema dell’intimo

Quella dell’intimo è forse la tipologia merceologica più problematica dell’intero settore dell’abbigliamento. In primis per motivi igienici. Ma l’imprenditrice e designer Eleanor Turner ha raccolto la sfida per evitare di far finire nei bidoni milioni di indumenti frugati. A causa dell’usura, infatti, la velocità con la quale si buttano e ricambiano è altissima. Un problema che accomuna tutti i capi definiti basics, quelli che si indossano praticamente sempre. E, al contrario di maglioni, pantaloni e t-shirt, non rientrano tra gli articoli che possono essere donati in beneficienza qualora fossero ancora in buone condizioni. Insomma, sono capi a uso singolo. Solo negli Stati Uniti ne finiscono nelle discariche ogni giorno quasi 5mila tonnellate.

I capi di Big Favorite

The Big Favorite vuole frenare questa tendenza. Per farlo ha ideato e creato la sua linea di intimo circolare unisex: boxer, tanga, slip, magliette a girocollo e con scollo a V, t-shirt e canotte. Tutto è prodotto in cotone pima, una varietà di alta qualità del Perù che presenta fibre più lunghe della media, la caratteristica giusta per realizzare capi che devono essere riciclati. La scelta della materia e il progetto di base sono fondamentali. La maggior parte indumenti intimi tradizionali sono infatti composti una miscela di fibre sintetiche diverse, un altro ostacolo al loro recupero. “I nostri prodotti sono disegnati appositamente pensando al loro ‘fine vita’”, ha detto Turner a Vogue.

Come avviene il riciclo

Il fine vita prevede il rientro dell’articolo a The Big Favorite. La procedura è semplice: ogni indumento è dotato di un’etichetta con un QR Code. Scannerizzandolo, il cliente che lo ha acquistato può ottenere un’altra etichetta per rispedirlo gratuitamente all’azienda una volta inutilizzabile. A rientro avvenuto, il cliente riceve un credito per comprare un nuovo capo oppure può decidere di donare la somma a un progetto per l’ambiente.

Un po’ più elaborato è il processo di recupero dietro alle quinte. Gli addetti dell’azienda riuniscono la merce, la suddividono per tipologia e igienizzano. Poi spediscono il tutto all’impianto che si occupa del riciclo vero e proprio. Infine, le fibre recuperate vengono inviate in Perù, allo stabilimento che si occupa della produzione. I nuovi indumenti realizzati andranno in vendita chiudendo il cerchio di questo sistema virtuoso. Una filiera decisamente meno complessa rispetto a quella delle multinazionali del settore fashion.

Un messaggio alle grandi aziende

È proprio a queste che The Big Favorite vuole mandare un messaggio, dando l’esempio e spronandole a impegnarsi di più per una moda più sostenibile e circolare. Il New Standard Institute, think tank internazionale che promuove una moda più sostenibile, stima che ogni anno vengono prodotti 150 miliardi di nuovi vestiti nel mondo. E la maggior parte di questi finisce in discarica. Se la circolarità è difficile da raggiungere per le grandi aziende, un compromesso potrebbe essere la valorizzazione degli articoli che esistono già, andando a recuperare l’invenduto nei magazzini, riciclando i materiali o ideando progetti di upcycling innovativi.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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