Microplastiche: il lavaggio a mano ne rilascia meno della lavatrice

Molte attività quotidiane portano al rilascio di microplastiche nell’ambiente e il lavaggio dei vestiti, che sia a mano o in lavatrice, non fa eccezione. Una ricerca pubblicata in ACS Environmental Science & Technology Water si è concentrata sulla questione e ha proposto un confronto tra le due modalità di pulizia dei capi. I risultati hanno mostrato che evitare l’elettrodomestico può giovare all’ambiente.

Microplastiche e lavatrice
A indagare su quanto propendere per il lavaggio dei capi a mano o in lavatrice influenzi la quantità di microplastiche rilasciate nell’ambiente ci ha pensato un team dell’American Chemical Society. Le microplastiche sono particelle di diametro inferiore ai 5 mm ed è noto che la pulizia di capi sintetici libera simili molecole. Queste finiscono all’interno delle acque reflue e da qui si muovono per milioni di chilometri, arrivando a contaminare mari, fiumi e oceani. Secondo le stime nelle acque si troverebbero più di 24 mila miliardi di particelle inquinanti. Gli scienziati hanno cercato di capire se optare per metodi alternativi possa aiutare a migliorare il bilancio. Il lavoro appare innovativo poiché i precedenti studi non erano stati esaustivi sui dati relativi al lavaggio a mano.
Lavaggio a mano e microplastiche
Per condurre il loro studio i ricercatori si sono concentrati su due tipi di capi. Essi hanno dunque analizzato i dati relativi al rilascio di microplastiche conseguente al lavaggio a mano e in lavatrice di alcuni indumenti al 100% in poliestere e di altri solo al 5% in tale materiale e per il 95% in spandex. I risultati hanno mostrato che il lavaggio a mano del tessuto in poliestere liberava nell’ambiente 1.853 microplastiche. Un ciclo di elettrodomestico ne rilasciava, invece, 23.723. A parità di peso la lavatrice diffonde, per altro, circa 5 volte più materiali inquinanti. Le particelle liberate facendo il bucato all’antica risultano, poi, più lunghe, meno frammentate e quindi meno volatili.
Limitare i danni
Il bilancio relativo al rilascio di microplastiche ha bocciato la lavatrice, promuovendo, invece, a pieno titolo il lavaggio a mano degli indumenti. I ricercatori hanno evidenziato che anche quest’ultimo metodo non risulta del tutto ecologico, dato che evitare che gli indumenti sintetici disperdano microfibre dannose è impossibile. Utilizzare il detersivo, effettuare il pre-lavaggio e munirsi di un’asse per il bucato fa, così, in modo che la quantità di particelle inquinanti rilasciate aumenti. Il numero non risulta, però, mai paragonabile a quello delle molecole liberate durante un ciclo in lavatrice. Temperatura e quantità dell’acqua usata, tipo di detersivo scelto e tempo di lavaggio non sembrano, invece, fare nessuna differenza.
Lo studio ha mostrato che preferire la lavatrice al lavaggio a mano significa alimentare il problema dell’inquinamento da microplastiche. I ricercatori si augurano ora che i dati raccolti spingano i consumatori a orientarsi verso metodi più sostenibili di igiene dei capi. A essere chiamati in prima linea sono anche i produttori da cui ci si attendono innovazioni coerenti.
