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Loss and damage, cos’è questo meccanismo e perché è importante per molti paesi

Loss and damage, cos’è questo meccanismo e perché è importante per molti paesi

Ecco cos’è esattamente il sistema “loss and damage”, uno dei temi più dibattuti tra le nazioni alle ultime conferenze Onu sul clima

Siamo tutti consapevoli di quanto sia importante agire tempestivamente per contenere gli effetti della crisi climatica ma quando si tratta di trovare un accordo comune su cosa fare esattamente la situazione si fa più complicata. Specialmente quando, come alla fine di un party sconsiderato, qualcuno si trova a dover pagare il conto. Per questo la questione del “loss and damage” o, per dirla all’italiana, perdita e danno, è uno dei temi più controversi al centro della COP27 in Egitto. Ma cos’è esattamente “loss and damage” e perché è una questione così contesa?

loss and damage
Foto: Yohanes Deobi @Pexels

Cos’è il meccanismo loss and damage?

Cos’è loss and damage? Per renderla semplice: il giocattolo Terra si sta rompendo, e come nelle situazioni più classiche, ci si aspetta che chi rompe debba poi anche pagare. È, perlomeno, quanto chiedono i paesi che si trovano sul fronte della guerra col clima, quei paesi che devono più di altri subire gli effetti più pesanti e immediati della crisi. Quasi sempre, si tratta di paesi in via di sviluppo o dalle risorse economiche limitate che tuttavia si trovano a dover subire gli effetti più devastanti di un clima impazzito.

Dalle inondazioni che hanno squassato il Pakistan all’innalzamento del livello dei mari che sta annientando diverse nazioni del Pacifico, chi spesso si trova nei guai peggiori a causa della crisi climatica ha di solito minori responsabilità quando si tratta delle emissioni che la stanno causando. Insomma: i paesi ricchi e industrializzati sono responsabili della maggior parte delle emissioni ma gli effetti più devastanti di queste emissioni si ripercuotono altrove, gravando su paesi che contribuiscono molto poco al riscaldamento globale.

Cosa chiedono le nazioni più colpite dal clima?

Con loss and damage, le nazioni più colpite dagli effetti della crisi climatica chiedono sostanzialmente ai paesi più ricchi di assumersi la responsabilità economica dei danni che stanno causando. Non si tratta di un concetto nuovo: l’idea di un fondo per loss and damage circola almeno da 30 anni, ma fino ad ora le nazioni più responsabili per il riscaldamento globale non hanno voluto discuterne seriamente. È principalmente una questione economica, ma non solo: a preoccupare nazioni come gli Stati Uniti è anche accettare un fondo internazionale per loss and damage possa corrispondere ad una ammissione di colpa e quindi aprire la strada a futuri contenziosi legali internazionali che, a loro volta, vorrebbero dire ulteriori spese.

Cosa si discuterà alla COP27?

Al momento ancora non è chiaro cos’è o cosa sarà esattamente il meccanismo loss and damage, o meglio, quale forma potrebbe assumere: se un fondo a sostegno delle emergenze, o un sistema di compensazione per danni subiti dal clima o qualcosa ancora di completamente differente. Dopo un’accesa lotta il tema è stato ufficialmente incluso nell’agenda della COP27 di Sharm el Sheik come sottovoce nella sezione finanza. Si tratta di un passo storico secondo gli esperti visto che fino ad ora le nazioni più sviluppate avevano tentennato evitando per anni interamente la discussione sul tema.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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