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Lo Shazam del mondo food si chiama Pinterest Lens

Lo Shazam del mondo food si chiama Pinterest Lens

Riconoscere in tempo reale il piatto che avete davanti, suggerendovi gli ingredienti contenuti e la ricetta con cui è stato preparato. È questo l’obiettivo dell’ultimo aggiornamento dell’applicazione Pinterest Lens, una sorta di esperimento pubblico per testare le ultime frontiere dell’intelligenza artificiale. Allo stesso tempo fornisce uno strumento in più per orientarci nel complicato mondo del cibo e le sue infinite preparazioni.

Più utile di quanto possa sembrare

Un dilemma che per qualcuno può sembrare abbastanza futile, noi italiani siamo suscettibili riguardo le nostre competenze gastronomiche, ma a pensarci bene i risvolti utili sono diversi. Per gli avventurieri del mondo mangereccio, per esempio, pensare ad una gita in qualche paese straniero, con la possibilità di riconoscere al volo il piatto che si ha davanti, ingredienti compresi, può essere una vera manna dal cielo.

Quando poi si comincia a ragionare sui possibili allergeni, diventa facile capire capire il secondo vantaggio di questa applicazione: piatti che non si conoscono possono contenere tracce di alimenti a cui si può essere allergici e l’applicazione sarebbe in grado di avvertirci in anticipo. Pinterest Lens offre proprio questa opportunità, sfruttando una delle tendenze che più stanno prendendo piede nella Silicon Valley: il riconoscimento delle immagini attraverso un’intelligenza artificiale.

Un archivio di 15 miliardi di immagini

Il vero motivo dietro alla realizzazione di questo progetto potrebbe però essere un altro. Col tempo Pinterest è diventato un immenso archivio fotografico, in cui gli utenti come bravi e industriosi operatori hanno caricato e catalogato oltre 15 miliardi di fotografie, solo di piatti. Si calcola che ogni minuto sul social vengano caricate oltre 3000 immagini, un numero veramente impressionante. Ben Silbermann e Evan Sharp, fondatori di Pinterest, potrebbero aver trovato un modo per sfruttare tutto questo potenziale nascosto.

Qui entra in gioco l’implementazione di un vero e proprio esempio di machine learning: l’immenso mare di piatti fotografati viene tracciato da un’intelligenza artificiale per dedurre algoritmi e pattern in tempo reale. In parole povere la foto viene confrontata con quelle in archivio per decidere a quali assomiglia di più, così da dedurre quale sia il suo contenuto e proporvi la ricetta corrispondente. Quella dell'impiego di diverse intelligenze artificiale è una strada che tutti i giganti dell’informatica stanno seguendo, da Google a Facebook, e promette di avere risvolti molto interessanti nel prossimo futuro.

Fonti: Paul Sawers / VentureBeat - theverge.com - Pinterest - linkiesta.it


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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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