inNaturale
Home
>
La strana storia dei pesci mimetici invisibili ultra neri

La strana storia dei pesci mimetici invisibili ultra neri

Alcuni pesci mimetici ultra neri abitano le profondità oceaniche, e con la loro capacità di rendersi invisibili, aprono nuove prospettive per l’uomo.

In un paper presentato da Alexander Davis e da altri ricercatori della Duke University, viene segnalata l’esistenza di pesci mimetici ultra neri in grado di riflettere circa il 99,9% della luce e di rendersi, quindi, del tutto invisibili. Questo ci permette di comprendere meglio le dinamiche della vita nelle profondità oceaniche e apre nuove prospettive tecnologiche.

pesci neri mimetici
Foto: Karen Osborn, Smithsonian Institution

Come riescono a rendersi invisibili questi pesci mimetici?

I pesci mimetici ultra neri assorbono circa il 99,9 % della luce che li colpisce e alcune specie ne riflettono solo lo 0,05%. Questo è reso possibile dalla presenza di organuli che ricoprono tutto il loro corpo, i melanosomi, in cui viene prodotta e immagazzinata la melanina. Quando la luce colpisce uno di questi melanosomi la luce viene assorbita o viene deviata verso altri melanosomi, finendo per venire imprigionata dal labirinto di piccole strutture unite fra loro dal collagene. La loro pelle è talmente scura, da risultare invisibile. Gli scienziati, per poterli studiare, hanno dovuto lanciare reti e contare sulla fortuna.

Al colore ultra nero questi pesci mimetici devono la propria capacità di sopravvivenza. Mentre nel caso di alcuni uccelli ultra neri, questa caratteristica fa risaltare i colori del resto del piumaggio, nelle profondità oceaniche la situazione è diversa. In questo ambiente, non raggiunto dalla luce del sole, questi pesci mimetici sfruttano le proprie caratteristiche per sfuggire ai predatori che, grazie alla bioluminescenza, riescono a produrre luce autonomamente. La pelle mimetica diventa un’arma difensiva, piuttosto che un tratto da esibire.

Pesci mimetici e innovazioni tecnologiche

Alcuni materiali sviluppati dall’uomo, specialmente per uso militare e difensivo, arrivano a riflettere meno dello 0,05 % della luce, ma tra questi pesci mimetici ultra neri, una particolare specie di rana pescatrice è risultata naturalmente in grado di rifletterne fino a 0,44 %. L’ approfondimento di questi studi apre nuove prospettive per lo sviluppo di materiali, più economici, oltre che più leggeri, sostenibili e resistenti. I campi di applicazione potranno essere molteplici: dai tessuti militari, ai pannelli solari, passando per modernissimi tipi di microscopi ottici.

Il mare, per quanto sia stato ampiamente studiato, continua a riservarci sorprese di ogni tipo. I pesci mimetici ultra neri rappresentano solo l’ultimo elemento che ci spinge a credere che di scoperte con cui confrontarsi ce ne siano ancora molte. Non ci resta che attendere le meraviglie che molto presto saranno svelate dai ricercatori.


REDAZIONE
REDAZIONE
Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte