La Scozia punta sulla tassa per i bicchieri monouso

In Scozia arriverà presto una nuova “tassa” per l’utilizzo dei bicchieri monouso. L’ha annunciato la ministra dell’Economia Circolare scozzese Lorna Slater. In tempi brevi sarà istituto un gruppo consultivo che avrà il compito di stabilire le modalità del sovrapprezzo. Saranno colpite ad esempio tazzine di caffè o bicchieri per tè di carta e plastica.

In Scozia in arrivo la nuova tassa sui bicchieri monouso
Comodi, veloci, purtroppo usa e getta. I bicchieri monouso hanno i loro vantaggi per chi li usa, ma finiscono per essere un peso notevole per l’ambiente. La Scozia spera con l’introduzione di una nuova tassa di disincentivarne l’utilizzo e spingere consumatori e produttori verso modelli più sostenibili. Un sovrapprezzo, in realtà, non indifferente. Ogni bicchiere e contenitore monouso in Scozia potrebbe finire per costare dai 25 ai 30 pence, vale a dire dai 30 ai 36 centesimi di euro. Insomma, non esattamente poco.
Verso una economia circolare.
“Le tazze e i bicchieri da caffè monouso sono un classico esempio della cultura dello scarto” ha detto la ministra “centinaia di milioni vengono ancora sprecati ogni anno”. Circa 200 milioni secondo le stime del governo scozzese, l’equivalente di 4.000 tonnellate di rifiuti ogni anno. Secondo Slater, una tassa sui bicchieri monouso sarebbe estremamente efficace nell'incoraggiare le persone a passare a un'alternativa riutilizzabile. Il piano per l’introduzione del sovrapprezzo era stato lanciato già nel 2019 ma sospeso temporaneamente a causa della pandemia da COVID-19.
Incentivo al riutilizzo.
Un sovrapprezzo da 30 centesimi per ogni caffè servito in bicchiere di carta o plastica potrebbe essere la spinta necessaria ad incentivare l’utilizzo di bicchieri e tazzine riutilizzabili. Per gli esperti scozzesi un cambio di mentalità è necessario per i rivenditori e clienti. Lo sforzo richiede cambiamenti significativi nelle norme sociali per evitare gli oltre 660mila bicchieri monouso che vengono mandati in discarica ogni giorno. Senza alcun intervento le stime prevedono un aumento dei rifiuti fino a 310 milioni di tazze entro il 2025. Se funzionale, la tassa potrebbe espandersi ad altri elementi che causano danni all’ambiente. Il piano rientra negli obiettivi della Scozia di diventare una società a “emissioni zero” entro il 2045.
