Per gustare appieno i frutti della terra si può fare anche di meglio del km 0, ossia mangiare in fattoria. Molti agricoltori si stanno organizzando in tutto il mondo e l’idea piace parecchio, conquistando sempre più pubblico e appassionati.
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Oltre il km 0 nascono i ristoranti pop-up per mangiare in fattoria
La corsa all’essenza del cibo di recente sta portando produttori e consumatori a superare il km 0 fino ad arrivare a mangiare in fattoria. Una percorso a ritroso all’origine degli alimenti che mira a eliminare, il più possibile, lo spazio e il tempo tra produzione e consumo, con lo scopo di assaporare nel modo più genuino e sano frutti della terra. Così i consumatori sono invitati direttamente in fattoria per una cena «al fresco», così come anche gli anglosassoni la definiscono. Così i fattori si sono reinventati ristoratori occasionali con un’offerta che sta ottenendo un grande successo a livello globale.
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Per superare il km 0 si mangia in fattoria dove, specialmente nei mesi caldi, vengono aperti veri e propri ristoranti pop-up che offrono ai clienti un’esperienza gastronomica quanto più vicina possibile alla fonte del cibo servito. Alcuni addirittura organizzano vere e proprie tavolate all’interno di campi e frutteti, capaci di far vivere agli ospiti un’esperienza immersiva a partire dal palato. Un’idea che risulta vantaggiosa anche dal lato del produttore che, oltre ad avere a disposizione una nuova fonte di introiti, ha la possibilità di fare entrare in contatto, in una volta sola, i clienti con il principio e il termine dell’intera filiera, valorizzando così i frutti del suo lavoro. Un’esperienza interessante che varrebbe la pena vivere.