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La Foresta che cammina, l'affascinante rito del Carnevale di Satriano di Lucania

La Foresta che cammina, l'affascinante rito del Carnevale di Satriano di Lucania

A Carnevale la foresta del suggestivo borgo montano di Satriano di Lucania prende vita e i cespugli cominciano a camminare grazie agli uomini-albero

È indiscutibilmente un carnevale molto originale e particolarmente sentito quello che si svolge a Satriano di Lucania, un paesino sulle montagne della Basilicata. Addirittura c’è chi trasferitosi all’estero, ogni anno rientra nel paese natale per non mancare a questo appuntamento e ammirare gli uomini-albero. Scopriamo insieme il rumìt, la maschera di questo suggestivo carnevale.

carnevale satriano
Foto: www.carnevaledisatriano.it

Chi sono gli uomini-albero tipici del Carnevale di Satriano di Lucania?

Il protagonista indiscusso del Carnevale di Satriano è l’uomo albero detto rumìt, che nel dialetto locale significa eremita. Il rumita è un uomo travestito da vegetale, una sorta di cespuglio o albero vagante. L’uomo albero indossa un vestito scuro lungo ricoperto di foglie di edera, l’erba che infesta i boschi della zona. La domenica prima del martedì grasso, il rumìt gira per il paese strusciando sulle porte delle case il suo fruscio, un bastone con attaccati rami di pungitopo. È il suo modo di bussare, rigorosamente in silenzio, per farsi aprire e ricevere un dono (una piccola offerta in denaro o di cibo) in cambio di un buon auspicio.

La foresta che cammina

La foresta che cammina è un evento specifico che si svolge all’interno del Carnevale di Satriano di Lucania. Si tratta di una processione attraverso le strade del paese di 131 rumìt, tanti quanti i comuni della Basilicata. Partendo dal Bosco Spera, gli uomini-albero danno vita a una vera e propria foresta in movimento.

Il Carnevale di Satriano al MoMA di New York

A dare lo spunto per la sfilata dei 131 rumìt è stato il cortometraggio Alberi del regista milanese di origine calabra Michelangelo Frammartino, una video installazione proiettata al MoMA di New York nell’ambito del Tribeca Film Festival per rappresentare proprio la maschera del rumìt di Satriano di Lucania. In realtà il cortometraggio è stato girato in un altro paese del Parco nazionale dell’Appennino lucano, Armento, ma le maschere sono quelle del rumita di Satriano. Alberi ha riportato in auge tutta una serie di usanze e tradizioni che erano andate perse ma che, proprio grazie al documentario di Frammartino, hanno suscitato l’interesse di giovani e anziani del paese, tanto che dal 2014 è nata l’Associazione Al Parco che si occupa dell’organizzazione del Carnevale.

Alberi, di Michelangelo Frammartino (2013) - extract

Il messaggio ecologista dell’uomo-albero

Il rumìt, così come altre maschere tipiche, anche se meno particolari, del Carnevale di Satriano e di altri carnevali lucani, ricordano antichi riti arborei della tradizione contadina. Negli ultimi anni, però, grazie anche al coinvolgimento attivo di gruppi giovanili locali, l’eremita-albero di Satriano della Lucania è divenuto messaggero di tematiche ecologiste. Infatti, oltre a mettere in evidenza il rapporto tra uomo e natura, il Carnevale di Satriano pone anche molta attenzione nell’organizzare un evento Green. Materiali biodegradabili, raccolta differenziata, cibo di stagione e a km zero, piantumazione di alberi per compensare le emissioni di CO2: tutto evidenzia una particolare attenzione per la sostenibilità.


Erika Barani
Erika Barani
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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