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La fattoria acquaponica nel cuore di Brooklyn

La fattoria acquaponica nel cuore di Brooklyn

Una fattoria acquaponica, fondata da una donna, sta crescendo nel cuore di Brooklyn, a New York, dando al quartiere pesce fresco, verdure e cultura gastronomica.

Yemi Amu con la sua fattoria acquaponica sta rivoluzionando il quartiere di Brooklyn, a New York, trasformando quelle che doveva essere una sua esperienza di guarigione personale in un’avventura che sta cambiando molte persone. Oko Farms, questo è il nome scelto per questo luogo dove l’allevamento dei pesci e la coltivazione delle piante si incontrano in un rapporto simbiotico, perfetto per l’ambiente e la dieta degli esseri umani.

Com’è nata la fattoria acquaponica di Yemi Amu

All’inizio della sua avventura con l’autoproduzione Yemi Amu non aveva assolutamente idea sarebbe arrivata ad aprire un luogo come la Oko Farms: tutto ebbe inizio con la sua volontà di capire di più sul mondo del cibo, della sua produzione e di come questo nutrisse il corpo. Dopo diverse esperienze, tra cui un master in nutrizione e un lavoro come cuoca in una struttura per senza tetto e persone con difficoltà a relazionarsi, ha scoperto la passione per l’agricoltura.

Ha cominciato coltivando alcuni prodotti sul tetto dell’edificio dove lavorava assieme ad una collega, per poi rendersi conto che era proprio quella la strada che avrebbe voluto seguire. Il momento della svolta è stato quando il suo principale acquirente ha deciso di rifornirsi da un produttore estero, lasciandole definitivamente la possibilità di sperimentare con la coltivazione acquaponica.

La filosofia della fattoria acquaponica

L’idea di base dietro alla fattoria acquaponica Oko Farms è quella di ridurre lo spreco di risorse che normalmente vengono impiegate nell’agricoltura tradizionale. Nella fattoria di Yemi Amu le piante crescono direttamente in acqua, grazie all’aiuto di uno strato di argilla espansa a fare da sostegno alle radici. Ma non basta l’acqua perché una pianta possa crescere in salute, occorrono altri nutrienti, prevalentemente azoto, potassio e magnesio.

In una coltivazione idroponica si userebbero dei fertilizzanti, ma nell’acquaponica sono i pesci che apportano questi nutrienti all’acqua, con l’aiuta di batteri selezionati che ne consumano le feci. Quando l’acqua arricchita arriva alle radici delle piante il nutrimento viene assorbito e eventuali componenti tossiche filtrate, così che il ciclo possa ricominciare.

Si tratta di un rapporto di simbiosi tra piante e animali che attira anche classi di studenti della città. Yemi Amu ha dovuto imparare molti pensieri, compreso quello del veterinario per prendersi cura dei suoi pesci, ma il risultato è un sistema efficiente che produce cibo a Km 0 per tutto il vicinato. Talmente di successo che si potrebbe ampliare a breve.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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