Insegnare alle mucche come andare in bagno ridurrebbe le emissioni

Le mucche in allevamento, come molti altri animali, fanno i loro bisogni dove capita. Lo spargimento di questi rifiuti organici finisce per contaminare suolo e corsi d’acqua. In un recente articolo pubblicato sulla rivista Current Biology, ricercatori australiani e tedeschi sono convinti che alle mucche si possa insegnare ad “andare in bagno”. Questo faciliterebbe la concentrazione e la raccolta e il trattamento dei rifiuti finendo per ridurre l’impatto ambientale dell’allevamento agricolo.

Perché insegnare alle mucche come andare in bagno?
Per controllare gli scarti organici, negli allevamenti spesso si confinano le mucche in stalle. In questi spazi ristretti tuttavia urine e feci si combinano formando ammoniaca. Una volta finita nel terreno i microbi presenti nel suolo la trasformano in protossido di azoto, il terzo gas serra nell’atmosfera dopo metano e anidride carbonica. Secondo le stime, l’allevamento bovino sarebbe responsabile di oltre metà delle emissioni di protossido di azoto a livello globale.
Per questa ragione insegnare alle mucche come “andare in bagno” potrebbe risolvere il problema. Di solito si ritiene che per i bovini non siano in grado di controllare i loro bisogni ma, si tratterebbe di una concezione errata. I bovini sono animali intelligenti in grado di apprendere molto. In un progetto chiamato MooLoo, dall’unione parole inglesi per “muggire” e “toilette”, i ricercatori hanno provato a controllare la situazione.
Bovini addestrati a fare i bisogni
Per dimostrare la loro teoria, i hanno iniziato a premiare giovani vitelli quando sceglievano di urinare in una apposita latrina e “punirli” quando invece facevano i loro bisogni dove capitava. In questo caso una semplice spruzzata d’acqua fredda rappresentava un deterrente sufficiente. Nel corso di poche settimane, il team di ricerca è riuscito ad addestrare con successo 11 vitelli su 16, dimostrando come sia possibile insegnare alle mucche come andare “in bagno”.
Secondo i ricercatori si tratta di un risultato estremamente incoraggiante. Il team è ottimista e spera di poter migliorare con l’utilizzo di nuove strategie. La speranza è quella di diffondere le tecniche d’addestramento in modo che, nel giro di pochi anni, tutti gli allevatori possano essere in grado di utilizzarla per ridurre l’impatto ambientale della propria azienda.
