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In Svezia una start-up addestra i corvi a raccogliere i mozziconi di sigaretta

In Svezia una start-up addestra i corvi a raccogliere i mozziconi di sigaretta

Grazie alla loro intelligenza, gli uccelli riuscirebbero a prelevare i rifiuti buttati per strada e a gettarli in un macchinario in cambio di cibo

Corvi arruolati come spazzini per raccogliere i mozziconi delle sigarette. È l’idea di una start-up svedese per pulire le strade di una cittadina del Paese scandinavo da uno dei rifiuti maggiormente dispersi nell’ambiente, riducendo al contempo le spese per questa attività. La scelta è ricaduta su questo volatile per la sua elevata intelligenza che gli consentirebbe di capire la consegna ed eseguirla. E sebbene la strategia sembri controversa, le menti del progetto hanno assicurato che non ci saranno animali costretti ai lavori forzati.

In Svezia una start-up addestra i corvi a raccogliere i mozziconi di sigaretta

Corvi contro i mozziconi

Per ora il piano di sfruttare i corvi per la raccolta dei mozziconi di sigaretta è ancora un progetto pilota portato avanti nella cittadina svedese di Södertälje, nei pressi di Stoccolma. Le premesse, tuttavia, fanno ben sperare. “Si tratta di uccelli selvatici che partecipano su base volontaria”, ha spiegato Christian Günther-Hanssen, fondatore di Corvid Cleaning, la start-up che sta lavorando sul metodo. Metodo che si base su una ricompensa: i volatili che porteranno a termine il compito, riceveranno una piccola porzione di cibo per ogni mozzicone che riusciranno a depositare in un macchinario creato su misura.

Perché i corvi?

Ma per quale motivo sono stati scelti proprio i corvi per eliminare i mozziconi di sigaretta dalle strade? La ragione è che sono volatili molto intelligenti. Nello specifico, per questo sporco lavoro si punta sul corvo della Nuova Caledonia, un componente della più vasta famiglia dei corvidi. La ricerca ha scoperto infatti che questa specie possiede capacità di ragionamento simili a quelle di un bambino di sette anni, fatto che la rende la migliore per una missione del genere. Inoltre, “ci sono possibilità più alte che imparino l’uno dall’altro. E allo stesso tempo, c’è un rischio più basso che ingeriscano il mozzicone”, ha aggiunto il fondatore della start-up.

Obiettivo: tagliare i costi

Lo scopo finale di questa strategia è quello di tagliare i costi per la pulizia delle strade sporcate dai fumatori. La Fondazione Keep Sweden Tidy riporta che ogni anno in Svezia vengono gettati a terra oltre un miliardo di mozziconi di sigaretta. Il rifiuto costituisce il 62 per cento della spazzatura complessiva raccolta.

Solo la cittadina interessata al progetto che vede coinvolti i corvi spende quasi due milioni di euro all’anno per mantenere pulite le proprie vie. Secondo Günther-Hanssen, questo metodo potrebbe consentire a Södertälje di risparmiare il 75 per cento dei soldi spesi per raccogliere i mozziconi.

Uccello batte umano

Fonti dell’amministrazione Södertälje fanno sapere che il successo del progetto pilota dipenderà dai finanziamenti che riceverà. Il metodo può far storcere il naso a qualcuno, soprattutto chi ha più a cuore gli animali. Sebbene intelligenti, c’è infatti il rischio che i corvi ingoino i mozziconi con conseguenze anche gravi per la loro salute. Allo stesso tempo, spinge anche a fare una riflessione, ben sintetizzata dalle parole dal responsabile della gestione dei rifiuti di Södertälje riportate dal quotidiano inglese The Guardian. Parlando delle prospettive del metodo ha detto: “Possiamo insegnare ai corvi a raccogliere i mozziconi di sigaretta, ma non riusciamo a insegnare alle persone a non gettarli a terra. Questo è un pensiero interessante”. E piuttosto amaro, aggiungiamo noi.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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