Il Portogallo regala la cittadinanza a chi investe nel biologico

Si tratta di un modo particolare di raccogliere fondi e nello stesso tempo promuovere progetti in favore dell’ambiente, ma, con la cosiddetta «Green Visa», il Portogallo sta mettendo a disposizione permessi di soggiorno e la cittadinanza portoghese - e quindi europea - a coloro che investiranno nel biologico (in agricoltura, per essere precisi) e nelle energie rinnovabili.
Investimenti su biologico e solare in cambio della cittadinanza portoghese
La Green Visa è stata recentemente approvata dai tre quarti del parlamento portoghese, il che renderà possibile agli investitori straniere che decideranno di finanziare in modo sostanziale progetti in favore dell’ambiente nel paese, di ottenere la cittadinanza portoghese e, conseguentemente, quella europea. I settori interessati saranno quelli dell’agricoltura biologica e delle energie rinnovabili con l'obiettivo di offrire una forte attrattiva che possa portare in Portogallo finanziamenti esteri e, nel contempo condurre in paese verso un futuro più ecologico.
Il Portogallo non è nuovo a iniziative simili che, in cambio di permessi di soggiorno e/o cittadinanza, favoriscano gli investitori esteri. Un esempio è la «Golden Visa», ossia la cittadinanza offerta per investimenti dai 350 mila ai 500 mila euro nell’immobiliare, che si è cercata di abolire senza successo. Non mancano le critiche sia nazionali che a livello comunitario rispetto a iniziative di questo tipo, spesso accusate di essere una calamita per i fondi illegali o il riciclaggio di denaro. Una porta aperta sull’Europa su cui sarebbe necessario vigilare attentamente. Tuttavia l’idea della «Green Visa» non manca - teoricamente - di possibili risvolti positivi, in favore del biologico e della sostenibilità. Sarà necessario attendere e valutarne gli esiti.
