Giornata Mondiale dell’acqua: quanta ne consumiamo al giorno?

Le scorte d’acqua del pianeta vanno progressivamente assottigliandosi e capire quanta ne consumiamo al giorno può aiutarci a limitare i danni. Ognuno di noi utilizza questa risorsa tanto per le attività quotidiane quanto in modo inconsapevole. Ogni alimento che finisce nel nostro piatto ha, infatti, un impatto e il bilancio relativo all’impronta idrica è spesso peggiore di quello che pensiamo.

Attenzione all’impronta idrica
Per capire quanta acqua consumiamo al giorno è necessario comprendere prima a pieno il concetto di impronta idrica. Con questa espressione si indica la quantità d’acqua dolce che utilizziamo nelle nostre attività quotidiane, insieme, però, a quella di cui usufruiamo in modo inconsapevole attraverso beni e servizi. Il nostro impatto in termini di risorsa si calcola, dunque, sommando i litri che ogni giorno destiniamo a igiene, cucina e simili incombenze, a quelli che utilizziamo solo “virtualmente”. Questi ultimi sono, per altro, molti di più. L’Italia è tra i maggiori importatori di tale bene e gli altri Paesi Occidentali, con una dieta in cui la carne occupa ancora un posto di rilievo, non sono da meno.
Quanta acqua consumiamo al giorno?
Per calcolare quanta acqua consumiamo al giorno guardare al nostro stile di vita rappresenta il primo passo. Ogni italiano utilizza in media 130-140 l di acqua al giorno. I valori variano da regione a regione e a seconda degli impianti, ma in alcuni casi vengono raggiunte punte di 250-300 l quotidiani. In questo bilancio solo il 3,5% della risorsa è destinato all’uso alimentare. Il restante 96,5% è destinato a quelle mansioni che concernono l’igiene.
Si passa, allora, da doccia o vasca, in grado di consumare rispettivamente 30-60 e 60-120 l, al 18% impiegato dagli elettrodomestici. Il lavaggio piatti ha un suo ulteriore impatto, ma la stanza peggiore resta il bagno. Qui anche solo lo scarico del WC richiede dai 3 ai 10 l d’acqua per volta. L’irrigazione del giardino rappresenta un’ulteriore fonte di consumi.
L’impronta idrica del cibo
Per calcolare quanta acqua consumiamo effettivamente ogni giorno concentrarsi sulla quantità di risorsa che utilizziamo in modo indiretto è cruciale. Questa rappresenta circa l’89% della nostra impronta idrica totale e porta i nostri consumi a 3.800 l quotidiani. La carne bovina, con 15.800 l/kg è l’alimento che più pesa sul bilancio, in confronto a pollo e suino, che richiedono rispettivamente 4.800 e 3.900 l/kg.
Ogni fetta di formaggio costa al pianeta 150 l di acqua, mentre una pizza margherita ne impegna 1.200. Le verdure sono decisamente meno pesanti dal punto di vista idrico, con 325 l/kg. A creare problemi enormi è anche lo spreco alimentare. Con 1.3 miliardi di tonnellate di cibo gettate via all’anno, si sperperano 250 km3 di risorsa idrica.
Guardare a quanta acqua consumiamo al giorno rende chiaro che invertire la rotta è una priorità. La popolazione mondiale è in continuo aumento e al momento, se tutti dovessero convertirsi a un’alimentazione basata sulla carne, i consumi idrici potrebbero crescere del 75%. Privilegiare la Dieta Mediterranea significherebbe, invece, risparmiare circa 2.000 l di acqua al giorno. Promuovere stili di vita sostenibili è, ora, compito delle autorità.
