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Ghiacciaio in Antartide: il punto di non ritorno è arrivato

Ghiacciaio in Antartide: il punto di non ritorno è arrivato

Secondo un nuovo studio un gigantesco ghiacciaio in Antartide è al collasso. Il processo si prospetta irreversibile e l’allarme è altissimo.

Il Pine Island Glacier preoccupa da tempo la comunità scientifica e, di recente, un team internazionale è tornato a concentrarsi su di esso. Il grande ghiacciaio in Antartide sembra, infatti, aver raggiunto il punto di non ritorno e il collasso appare inevitabile. La ricerca, pur rappresentando un importante traguardo, non può che causare preoccupazione.

Ghiacciaio in Antartide

Il Pine Island Glacier

Il Pine Island Glacier è il più esteso ghiacciaio in Antartide, ma sta subendo perdite di massa impareggiabili a causa del cambiamento climatico. La Calotta Glaciale Antartica Occidentale ricopre un ruolo fondamentale per il sistema terrestre, ma il riscaldamento globale la sta mettendo a dura prova. La West Antartic Peninsula si scalda, infatti, 5 volte più velocemente rispetto al resto del Continente. In questo contesto il Pine Island Glacier occupa una superficie di 175.000 km2. Insieme al Thwaites Glacier è oggi responsabile del 10% dell’innalzamento globale del livello dei mari e la situazione sta precipitando.

Lo studio:

Grazie a un team di ricercatori guidato da Sebastian Rosier della Northumbria University, la condizione del più grande ghiacciaio in Antartide è più chiara. A fare la differenza è stato il modello di flusso glaciale all’avanguardia elaborato dal gruppo di ricerca di glaciologia della Northumbria stessa. Grazie a esso gli scienziati hanno identificato i cosiddetti “tipping points” e hanno potuto quantificare ciò che in precedenza era stato solo ammesso o ipotizzato. Secondo i ricercatori i punti che hanno portato il Pine Island Glacier a un ritiro irreversibile sono stati tre. L’ultimo è stato individuato nell’innalzamento di 1.2 °C della temperatura degli oceani.

Traguardi e inquietudine:

La ricerca sul gigantesco ghiacciaio in Antartide rappresenta, in primis, un importantissimo traguardo scientifico. Rosier ha infatti spiegato che la possibilità che l’Antartide arrivasse al tipping point era già stata ammessa in passato, ma mai appurata. Il team ha ora dimostrato che il Pine Island Glacier l’ha effettivamente raggiunto e si prospettano conseguenze drammatiche. Il processo innescato potrebbe portare a un irreversibile collasso dell’intera Calotta Antartica Occidentale e, di conseguenza, a un innalzamento del livello dei mari di 3 m. Hilmar Gudmundsson, del gruppo di ricerca di glaciologia dalla Northumbria University, si è detto soddisfatto del livello di comprensione raggiunto, ma anche estremamente preoccupato. I risultati dello studio coinvolgono infatti l’intera umanità e non lasciano spazio alle possibilità d’intervento.

Il Pine Island Glacier ci appare remoto e suggestivo. Questo ghiacciaio in Antartide dal difficile accesso ha posto gli scienziati di fronte ad ardue sfide, ma nulla ci autorizza a considerarlo come un mero oggetto di studio. Un imponente struttura naturale sta cedendo e le ripercussioni di questo fenomeno saranno avvertite ovunque. Da principali responsabili, l’indifferenza degli spettatori non è un lusso che ci è concesso.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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