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Ghana: la discarica a cielo aperto dell'Europa

Ghana: la discarica a cielo aperto dell'Europa

Nonostante la Convenzione di Basilea, ogni anno in Ghana arrivano tonnellate di rifiuti elettronici dall’Europa.

Il Ghana si trova ad affrontare una realtà triste e devastante: la gestione delle discariche dei rifiuti provenienti dai paesi occidentali. Agbogbloshie, la più grande discarica di e-waste di tutta l'Africa, è diventata un cantiere a cielo aperto dove i residenti locali lavorano per pochi dollari al giorno per smaltire i nostri rifiuti elettronici. Le conseguenze sulla salute delle persone e sull’ambiente sono davvero allarmanti.

Ghana: la discarica a cielo aperto dell'Europa
@envatoelements

Rifiuti provenienti dai paesi occidentali Agbogbloshie ha visto finora l'arrivo di oltre 250 milioni di tonnellate di e-waste. Circa l'85% di questi rifiuti proviene dal Vecchio Continente attraverso canali spesso illegali. Infatti, nonostante la Convenzione di Basilea proibisca il traffico internazionale di rifiuti pericolosi verso i paesi in via di sviluppo, una scappatoia legale permette l'ingresso di rifiuti elettronici. Questi vengono spacciati come di seconda mano e idonei alla riparazione una volta arrivati sul posto.

Impatto sulla salute 

La realtà di Agbogbloshie è stata oggetto di attenzione mediatica a causa degli effetti devastanti sulla salute delle persone coinvolte. I "burner boys", i ragazzi che lavorano nella discarica, bruciano plastica e smontano dispositivi elettronici per recuperare materiali preziosi. I fumi tossici prodotti dall'incenerimento della plastica però contaminano l'aria, causando una serie di disturbi tra cui dolori al petto, disturbi gastrointestinali, problemi respiratori, malattie cutanee, problemi cardiovascolari e rischi di cancro. Inoltre, le comunità vicine alla discarica affrontano una maggiore incidenza di aborti, morti neonatali, malattie congenite e altre patologie legate all'esposizione a sostanze chimiche tossiche. 

Inquinamento ambientale e alimentare 

I fumi tossici emessi da Agbogbloshie non solo influenzano l'aria, ma anche l'acqua e il suolo circostanti. Questi inquinanti tossici come diossine, litio, cadmio, cromo, piombo e mercurio si infiltrano nell'ambiente, contaminando le risorse idriche e il cibo. Secondo l'agenzia non governativa Basel Action Network (BAN), un solo uovo di gallina allevata nei pressi della discarica contiene concentrazioni diossine 220 volte superiori ai livelli massimi tollerabili stabiliti dall'European Food Safety Authority

In tutto questo i consumatori hanno un ruolo diretto. Difatti, solo il 35% dei dispositivi elettronici di seconda mano e dell'e-waste in Europa viene smaltito correttamente tramite i canali ufficiali di raccolta e riciclo. Quando questi rifiuti vengono gettati in modo improprio, si rischia di alimentare il commercio illecito e di conseguenza discariche come quella di Agbogbloshie, in Ghana, ma anche in paesi come il Benin, la Nigeria, l'India e la Cina.

È fondamentale che i paesi occidentali si assumano la responsabilità dei propri rifiuti e adottino politiche che promuovano il riciclaggio, la gestione sostenibile e la riduzione dell'e-waste. Solo attraverso uno sforzo congiunto sarà possibile affrontare questa sfida e mitigare gli effetti delle discariche dei rifiuti sul Ghana e su altre nazioni in via di sviluppo.


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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